Candidatura Berlusconi: ecco perché la Lega non lo sosterrà

Vittoria Patanè

12 Dicembre 2012 - 17:01

Candidatura Berlusconi: ecco perché la Lega non lo sosterrà

Durante il colloquio che si è tenuto ieri sera a Palazzo Grazioli, il segretario della Lega Nord Roberto Maroni ha confermato a Silvio Berlusconi ciò che già era nell’aria da alcune ore. Il Partito leghista non sosterrà il Cavaliere nella sua nuova candidatura alla presidenza del Consiglio. La prospettiva di una rottura tra i due partiti, da tempo legati, si fa sempre più concreta.

“Se ti Candidi noi non ti sosterremo”

"Ho deciso così - afferma il segretario federale prima di entrare a Palazzo Grazioli - perché questa è la linea della Lega, così come è uscita negli ultimi due giorni per bocca dei segretari nazionali". È una linea che "interpreta fino in fondo i sentimenti dei nostri militanti, degli amministratori e dei parlamentari". Il Carroccio si dice deciso a perseguire la propria volontà di rinnovamento, considerata ormai necessaria ed indispensabile, ed un appoggio al Cavaliere andrebbe contro questi propositi.

Scambio

La proposta di Silvio Berlusconi era chiara da tempo: l’appoggio del Pdl alla candidatura di Roberto Maroni a governatore della Lombardia, in cambio di quello della lega a livello nazionale. “Mi vedo questa sera a cena con Maroni e parleremo dell’alleanza nazionale, degli impegni che ciascuno assumerà relativamente al programma da presentare agli italiani. Da questa possibilità di alleanza nazionale discenderà anche la possibilità di un’alleanza per le Regionali in Lombardia”. Ma il Carroccio non ci sta, i vertici del partito si oppongono allo scambio. I veneti in primis, ma anche i lombardi si dichiarano fortemente contrari e il segretario federale ha deciso di ascoltare la loro voce.

Un passo indietro

"Questa - insiste Maroni - è la linea del movimento, e non può cambiare di una virgola; adesso tutto dipende da Berlusconi: se dice che intende andare avanti, che sarà lui il candidato premier del centrodestra, tanti saluti e arrivederci”. Il problema infatti non è un’eventuale alleanza con il Pdl, ma la candidatura del Cavaliere.

“Berlusconi è un ostacolo che non posso superare”, continua il segretario. Nel caso in cui lui facesse un passo indietro, la Lega si dice disposta a trattare un’alleanza con il Pdl per governare, ancora una volta, insieme, il Paese. Un passo indietro che il leader leghista auspica e ritiene probabile, perché i sondaggi sono tutti contro il Popolo della Libertà e “Nessuno sa leggere i sondaggi meglio di lui, prima o poi si renderà conto che la sua candidatura danneggia anche sé stesso”, vocifera l’entourage del segretario. Insomma, Maroni spera, ma se Berlusconi andrà avanti nonostante tutto, il Carroccio seguirà una strada diversa dalla sua.

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