La leader di Cgil crede che per investire nel lavoro bisogna tenere fortemente in considerazione l’ampia fascia più debole dei lavoratori
Arricchire i profitti ed impoverire i lavoratori non è la soluzione anti crisi per Susanna Camusso, che per investire crede non sia necessario togliere risorse ai lavoratori, ma anzi investire nel lavoro, cosa che molti imprenditori oggi non fanno. “Per cambiare strada abbiamo bisogno di più lavoro e risorse che vadano per gli investimenti nel lavoro: se non lo fanno le imprese sia il governo a cominciare a farlo”, ha detto la Camusso in occasione della ricorrenza del Primo Maggio. La leader sindacale teme che lo stesso presidente di Confindustria possa andarsene e per questo chiede più giustizia sociale, e avverte: “Che idea di Paese c’è se si va avanti solo con l’annunciare esuberi e ristrutturazioni per far aumentare il valore dei titoli in Borsa e distribuire maggiori dividendi”. La risposta giusta per Susanna Camusso, per ora, è stata data da Matteo Renzi con un pò di redistribuzione fiscale ai lavoratori dipendenti, anche se bisogna sempre tenere in considerazione un’ampia fascia del mondo del lavoro più debole, come il precariato, che necessita ancora di risposte concrete. “E bisogna pensare ai pensionati. Non c’è solo un problema di economia, c’è un problema di giustizia sociale”.
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