Il cambio Euro/Dollaro ha continuato a perdere colpi per la seconda settimana di seguito, in parte a causa dei discorsi sul possibile (ma non certo) taglio ai tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.
La BCE taglierà i tassi? È questa la domanda che apre una settimana importante per il cambio Euro/Dollaro, la cui direzione sarà influenzata anche dai fondamentali in pubblicazione dall’Eurozona e dagli Stati Uniti. Vediamo di seguito quali saranno i market mover per il cambio Euro/Dollaro e quali le previsioni per quest’ultima settimana di aprile.
Euro/Dollaro: market mover della settimana
- Gfk sentiment dei consumatori tedeschi: questo indicatore è rimasto stabile per il mese di marzo, in linea con le aspettative per una lettura al 5.9. Anche se il sentiment dei consumatori sembra non mostrare un trend uniforme, per questa lettura è atteso lo stesso valore al 5.9.
- Pil Spagna (versione flash): l’economia iberica è ormai nel profondo di una crisi che dura da tempo, con la disoccupazione che ha raggiunto livelli da record. Nell’ultimo trimestre del 2012, l’economia spagnola si è contratta dello 0.7%; Mariano Rajoy (Primo Ministro) ha detto di voler presentare al parlamento un piano per stimolare l’economia e far ripartire il mercato del lavoro, anche il FMI si è espresso al riguardo della necessità di interrompere il deterioramento dell’economia spagnola; per questa lettura è attesa una contrazione minore, dello 0.5%.
- Inflazione nell’Eurozona (stima flash): l’indice dei prezzi al consumo dei 17 paesi dell’Eurozona è sceso ad un tasso annuale del 1.7% durante il mese di marzo, a seguito di un aumento del 1.8% nel mese precedente, ma superando comunque le aspettative per una lettura al 1.6%. Per questa lettura è previsto un nuovo calo al 1.6% e, poiché l’inflazione è ben al di sotto del target per la BCE, si suppone ci sia "spazio di manovra" sufficiente per la banca ad intervenire sui tassi di interesse.
- Tasso di disoccupazione: la disoccupazione nell’Eurozona è rimasta stabile al 12% nel mese di febbraio, ma comunque in rialzo rispetto al 10.9% registrato un anno fa. Tra gli stati membri la situazione è piuttosto squilibrata e varia dai paesi con record minimi:
- Austria, 4.8%;
- Germania, 5.4%;
- Lussemburgo, 5.5%;
- Paesi Bassi, 6.2%;
arrivando a record storicamente alti in paesi come la Grecia (26.4%, dic. 2012) e la Spagna (26,3%). Per questa lettura, per la zona Euro è atteso un tasso di disoccupazione al 12.1% - PMI manifatturieri: l’attività del settore manifatturiero delle economie più grandi dell’eurozona ha continuato a deteriorarsi nel mese di marzo; per questa settimana sono attesi i dati da Eurozona, Spagna e Italia.
- Eurozona: l’indice per l’area economica è passato dal 47.9 di febbraio al 46.8 di marzo (leggermente migliore dell’atteso, ma ancora evidentemente in zona di contrazione). Valore atteso: 46.5.
- Spagna: l’indice PMI è sceso dal 46.8 di febbraio al 44.2 di marzo. Valore atteso: 44.6.
- Italia: il settore manifatturiero italiano si è contratto dal 45.8 al 44.5 nel mese di marzo. Valore atteso: 44.9. - Appuntamento con la BCE: come di consueto, ogni primo giovedì del mese è l’appuntamento con la Banca Centrale Europea che durante la conferenza stampa, annuncia i propri obiettivi per la politica monetaria. La conferenza di questo mese sarà particolarmente importante perché si discute della possibilità di un taglio ai tassi di interesse; anche se bisogna riconoscere come al riguardo il parere degli esperti sia piuttosto diviso; elemento che rende la situazione ancor più incerta. Un taglio ai tassi (al momento la possibilità meno concreta) potrebbe certamente indebolire il corso della moneta unica; ma come fanno notare gli analisti, anche un taglio ai tassi sui depositi (attualmente a 0%) potrebbe infliggere un colpo negativo al mercato della moneta unica.
- Previsioni economiche UE: venerdì sarà rilasciato il rapporto della Commissione Europea con le previsioni economiche per la zona Euro che, non tornerà alla crescita prima del 2014 (secondo il rapporto di febbraio), anno per il quale è attesa una crescita economica del 1.4%. La BCE ha promesso di fare tutto il necessario per difendere la propria valuta, ma il danno inferto dalla crisi finanziaria globale e la successiva crisi del debito è, evidentemente, più grave del previsto.
EUR/USD: considerazioni tecniche
Il cambio Euro/Dollaro ha iniziato la settimana scorsa con una caduta, supportata dalla zona 1.2960. Successivamente, la coppia ha tentato il recupero arrivando anche a 1.31, prima di riaccendere verso 1.3050. La linea 1.30 è ormai fondamentale per il cambio che gravita attorno a questo livello "magnetico".
Inoltre, nelle ultime settimane il cambio Euro/Dollaro potrebbe aver avviato la formazione di un canale ribassista (attualmente non propriamente parallelo) che sarà bene monitorare.
- Linee tecniche di rilievo (dall’alto):
- 1.34 tappo ostinato durante la primavera del 2012 e nel gennaio 2013 è adesso linea di resistenza. 1.3350 è stato picco a gennaio e supporto durante il mese di febbraio pur essendo una linea più debole in questo momento.
- 1.3290 resistenza prima del crollo di maggio è seguita da 1.3255 che è stata supporto nel mese di gennaio.
- 1.32 è un top che ha fatto da tappo al cambio nel mese di aprile ed è seguita da 1.3170 è stato picco di settembre e supporto per la coppia. 1.3170 è protetta da 1.3140 prima e 1.3050 dopo.
- 1.30 è sempre una linea particolarmente importante perché oltre ad essere cifra tonda è stata resistenza molto dura nel mese di settembre e in questo momento è un importante supporto. 1.2960 ha fornito un certo sostegno all’inizio dell’anno ma si sta rafforzando e rimane una linea sempre importante.
- 1.2880 ha funzionato in entrambe le direzioni nel 2012 e la situazione attuale la sta trasformando in una forte resistenza. Al di sotto 1.2805 è stato il bordo inferiore del range tra 1.2805 e 1.3170.
- 1.2750 è stata separatore nel mese di novembre e ha interrotto il crollo del cambio nel mese di marzo. Si tratta di una linea chiave sulla parte del ribasso ed è seguita immediatamente dalla cifra tonda 1.27, in questo momento minore.
EUR/USD: previsioni settimanali
L’outlook delle previsioni settimanali per il cambio Euro/Dollaro continua ad essere in qualche modo ribassista, dall’Eurozona non cessano di arrivare segni preoccupanti, soprattutto perché i segni di cedimento continuano ad arrivare anche dalla zona calda dell’Euro, la Germania.
Anche se la BCE non taglierà i tassi di interesse, non potrà non fare menzione di questo rallentamento e dell’elevato tasso di cambio che interessa la moneta unica.
Anche se gli Stati Uniti non stanno andando oltre le attese, il tasso di disoccupazione è significativamente inferiore rispetto al 12% dell’Eurozona e, nel complesso, l’economia sta crescendo. Nonostante l’appuntamento con la Federal Reserve e i Non-Farm Payrolls di questa settimana che generano sempre grandi attenzioni (e reazioni) questa settimana gli occhi sono tutti puntati sulla zona Euro.
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