L’Euro è avanzato contro il Dollaro per la seconda settimana consecutiva, sull’onda degli stimoli monetari lanciati in altre regioni e ignorando completamente la debolezza dell’economia locale. Mentre la coppia si avvicina ad una importante resistenza, potremmo assistere ad un ritorno di fiamma sull’Euro.
L’indice ZEW della Germania, il discorso di Mario Draghi e gli indicatori sul sentiment sono i market mover principali di questa settimana. Ma diamo uno sguardo agli appuntamenti ed i segnali sul cambio per qualche previsione settimanale su EUR/USD.
Euro/Dollaro: i market mover
- Bilancia commerciale (Italia): dopo il surplus di 2.11 miliardi di dicembre, la bilancia commerciale italiana ha registrato a gennaio un deficit di 1.62 miliardi, mentre per questa lettura è atteso un valore di 1.41 miliardi.
- Indice ZEW (Germania): economisti ed analisti ritengono che nei mesi a venire l’economia tedesca continui a mostrare segni di miglioramento. L’ultima lettura dell’indice IFO si è rivelata in calo e anche per lo ZEW è atteso un calo al 41.6, mentre per il dato Europeo è atteso un valore de 31.5.
- Inflazione nell’Eurozona è scesa al 1.8% nel mese di febbraio, seguendo il 2% di gennaio. Si è trattato del primo calo sotto il target del 2% dal novembre del 2010; la BCE prevede che l’inflazione scenda ancora nel corso dell’anno. Allo stesso tempo, il dato ’core’ è sceso al 1,3% rispetto al 1.5% di febbraio. Per questa lettura è atteso un valore del 1.7% del CPI e del 1.4% del ’core’ CPI.
- Discorso di Mario Draghi previsto per giovedì a Strasburgo durante il quale il presidente della BCE parlerà delle attività della Banca Centrale davanti al Parlamento Europeo. Durante le parole di Draghi dell’ultima conferenza, i mercati (specie il cambio Euro/Dollaro) hanno vissuto momenti di elevata volatilità e non è escluso che l’effetto si ripeta anche questa settimana.
- Meeting del G20 a Washington dove i ministri delle finanze e i capi delle 20 banche centrali dei 20 paesi più industrializzati del mondo si incontreranno per discutere i temi più attuali della crisi finanziaria e delle politiche ad essa associate.
- Bilancia dei pagamenti dell’Eurozona: nel mese di gennaio il surplus dei pagamenti si è ristretto fino a 14.8 miliardi dopo aver raggiunto il massimo dei 16 miliardi nel mese di dicembre e per questa lettura è atteso un ulteriore declino a 13.9 miliardi.
- Meeting primaverile del FMI dove funzionari, giornalisti, organizzazioni internazionali e accademici assisteranno al meeting in cui la commissione di sviluppo della Banca Mondiale-FMI e la commissione finanziaria FMI discuteranno i progressi e i prossimi target per Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale.
Eur/Usd: analisi tecnica
Il cambio Euro/Dollaro ha iniziato la scorsa settimana di trading tra 1.2960 e 1.30 per poi avanzare gradualmente e trovare resistenza a 1.3140 e poi chiudere la settimana a 1.3111.
- Linee tecniche sul cambio (dall’alto):
- 1.34 tappo ostinato durante la primavera del 2012 e nel gennaio 2013 è adesso linea di resistenza. 1.3350 è stato picco a gennaio e supporto durante il mese di febbraio pur essendo una linea più debole in questo momento.
- 1.3290 resistenza prima del crollo di maggio è seguita da 1.3255 che è stata supporto nel mese di gennaio.
- 1.3170 è stato picco di settembre e supporto per la coppia; resistenza dopo le elezioni in Italia è una linea fondamentale al rialzo. 1.3130 è una forte resistenza sul cambio EUR/USD che ha continuato a mostrare la sua forza nel marzo 2013.
- 1.3100 è una linea minore ed è stata resistenza temporanea nel dicembre 2012, seguita da 1.3050.
- 1.30 è sempre una linea particolarmente importante perché oltre ad essere cifra tonda è stata resistenza molto dura nel mese di settembre e in questo momento è un importante supporto. 1.2960 ha fornito un certo sostegno all’inizio dell’anno ma si sta rafforzando.
- 1.2880 ha funzionato in entrambe le direzioni nel 2012 e la situazione attuale la sta trasformando in una forte resistenza. Al di sotto 1.2805 è stato il bordo inferiore del range tra 1.2805 e 1.3170.
- 1.2750 è stata separatore nel mese di novembre e ha interrotto il crollo del cambio nel mese di marzo. Si tratta di una linea chiave sulla parte del ribasso ed è seguita immediatamente dalla cifra tonda 1.27, in questo momento minore.
Euro/Dollaro: previsioni settimanali
La scorsa settimana, i numeri dalla zona Euro hanno continuato a riportare letture deboli, eccetto i dati tedeschi che hanno riportato una lettura del 2.3% per gli ordini industriali e un aumento della produzione dello 0.5% nel settore industriale, seguito a sua volta da un miglioramento della bilancia commerciale che registra un surplus di 17.1 miliardi. L’economia tedesca continuerà a salire nonostante il comportamento pigro del resto della zona Euro?
In questo contesto, il sentiment sul cambio Euro/Dollaro è piuttosto ribassista visto che, dopo l’impulso sull’onda dell’intervento della BoJ, potrebbe essere il momento di un pullback su Eur/Usd. Inoltre, la forza dell’Euro preoccupa i leader politici europei, mentre l’indebolimento dello Yen piace decisamente poco a Washington.
Infine, gli indicatori europei sono tutt’altro che brillanti e possono pesare sul cambio quando si trova in prossimità di livelli importanti, anche se bisogna riconoscere che i dati dagli Stati Uniti sono significativamente peggiorati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA