Cambio Euro/Dollaro: previsioni settimanali su EUR/USD (18/02/13)

Federica Agostini

18 Febbraio 2013 - 11:02

Cambio Euro/Dollaro: previsioni settimanali su EUR/USD (18/02/13)

Dopo la caduta, il cambio Euro/Dollaro ha tentato il recupero pur chiudendo la settimana al ribasso a causa dei pessimi dati sul PIL giunti dall’Eurozona.

Tra i market mover Forex imperdibili di questa settimana, certamente il discorso previsto per questo pomeriggio di Mario Draghi, i dati PMI e l’indice IFO dalla Germania, per un’agenda settimanale piuttosto impegnata.

Di seguito, i market mover più impattanti sul mercato e alcune considerazioni tecniche sulle prospettive settimanali del cambio Euro/Dollaro.

Euro/Dollaro: market mover della settimana

Oltre ai market mover di questa giornata, per i quali rimandiamo al calendario economico di oggi, la settimana del Eur/Usd sarà scandita da:

  • Indice ZEW Germania
    Martedì sarà rilasciato il dato sul sentiment degli investitori dall’indice ZEW che la scorsa lettura ha registrato un aumento dell’ottimismo dai 24.6 punti ai 31.5 di gennaio, il massimo mai raggiunto dal maggio del 2010. Secondo gli analisti, per questa lettura l’incremento sarà minore e l’indice dovrebbe riportare un valore del 35.3.
  • Indice dei prezzi al consumo Francia
    L’aumento dei prezzi dei servizi e dei prodotti manifatturieri ha portato l’indice CPI francese ad aumentare dello 0.3% a dicembre, a seguito di un declino dello 0.2% nel mese precedente. Su base annua, il CPI è cresciuto del 1.3%, mentre per questa lettura è prevista una caduta dello 0.2%.
  • PMI Flash
    A gennaio le condizioni economiche dell’Eurozona hanno continuato a migliorare. Tanto il settore manifatturiero (47.9), quanto quello dei servizi (48.6) sono ancora nella zona della contrazione (inferiore al 50.0), ma in progressivo miglioramento.
    PMI della Germania: il settore dei servizi ha riportato l’ultima lettura al 55.7 e per questa lettura è atteso un valore di 55.5. Il settore manifatturiero, invece, dalla precedente lettura a 49.8 dovrebbe riportare un valore del 50.4, tornando al di sopra del 50 dopo oltre 10 mesi consecutivi di letture in zona di contrazione.
    PMI Francia: il settore manifatturiero francese dovrebbe mostrare un aumento dal precedente 42.9 al 43.9. Mentre il settore dei servizi dovrebbe riportare un aumento dal 43.6 al 44.5.
    PMI Eurozona: il settore manifatturiero del blocco dei 17 dovrebbe riportare un valore al 48.4, in aumento rispetto al precedente 47.9. Mentre il settore dei servizi dovrebbe passare dal 48.6 al 49.2.
  • PIL finale Germania:
    La versione finale relativa al PIL tedesco dovrebbe confermare la prima stima della versione flash riportando una contrazione dello 0.6% per l’ultimo trimestre del 2012.
  • IFO Germania
    Infine, l’importante indice IFO che misura il sentiment delle imprese tedesche e che a gennaio ha riportato un valore del 104.2 rispetto la lettura a 102.4 di dicembre. Anche per questa lettura è atteso un aumento fino al valore di 104.9.

- Dagli Stati Uniti, invece, avremo:

  • Minute dell’incontro FOMC
    Durante l’ultimo meeting, la FOMC ha deciso di mantenere invariata la propria condotta di politica monetaria, ma come sappiamo i membri della commissione sono piuttosto divisi in merito alla durata del quantitative easing. Recentemente Bernanke ha affermato che l’economia è in fase di ripresa. I dati confermeranno questa visione?
  • Indice dei prezzi al consumo
    L’indice dei prezzi al consumo statunitense dovrebbe riportare un aumento dello 0.2% rispetto al precedente 0.1%
  • Vendita immobili esistenti
    Sempre fondamentale l’appuntamento con la pubblicazione dei dati sull’andamento del settore immobiliare statunitense. Le vendite degli immobili esistenti rappresentano la fetta maggiore delle vendite immobiliari e per questa lettura è atteso un leggero calo dal precedente valore 4.94M a 4.91M.
  • Sussidi per la disoccupazione
    Infine, il settimanale appuntamento col mercato del lavoro USA con le richieste di sussidi per la disoccupazione che dopo la lettura della scorsa settimana a 341 mila unità, dovrebbe riportare un valore di 361 mila unità.

EUR/USD: previsioni settimanali

I dati sul PIL in Germania, Francia, Italia e Eurozona sono scesi drasticamente oltre le attese, mancando così le previsioni dei mercati. Tuttavia, a supportare la moneta unica è la modesta presa di posizione giunta dal G20 in materia di guerra di valute.

Il mercato sembra essere neutrale sul cambio visto che da una parte c’è il timore per l’economia reale dell’Eurozona, ancora decisamente debole e l’incertezza che circonda le elezioni italiane. Ma d’altra parte, anche dagli Stati Uniti continuano a giungere segnali contrastanti, sebbene gli ultimi dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e le vendite al dettaglio mostrino segni di ripresa economica.

Il cambio Eur/Usd è tornato agli scambi nel range con un outlook piuttosto neutrale; a questo punto il supporto maggiore si rileva a 1.3350 mentre non è esclusa la possibilità di test della linea 1.35

Linee tecniche
Sul cambio Euro/Dollaro individuiamo alcune linee tecniche di particolare importanza:

  • 1.40: al momento l’ultima e più importante resistenza, un target per qualcuno. Questa linea è un numero tondo dunque importante a livello psicologico ma anche tecnico (resistenza tecnica). Al di sotto abbiamo 1.3915 che ha arrestato il rally nel 2011.
  • 1.3860: importante picco nell’autunno del 2011 è oggi una linea chiave.
  • 1.3690: ora linea minore.
  • 1.3480: picco di febbraio che segue l’importante zona chiave a 1.34, resistenza prima, supporto adesso.
  • 1.3360: ha rivestito un ruolo fondamentale come picco del mese di gennaio, mentre 1.3290 è stata buona resistenza prima del collasso nel mese di maggio e, nonostante la rottura subita a dicembre, continua ad essere una linea valida.
  • 1.3255: linea di supporto a gennaio era la parte inferiore del range ed è seguita da 1.3170, picco di settembre e supporto dopo la rottura di dicembre. Questa linea è tra le più importanti nella parte inferiore.
  • 1.3130 è stata supporto alla fine del 2012 ed è seguita dalla linea 1.30, importante zona di resistenza durante il rally del mese di settembre. Oltre ad essere un numero tondo è stata anche importante supporto.

Al di sotto, abbiamo 1.2960 che è stato supporto all’inizio dell’anno e dopo aver attutito la caduta di dicembre sembra sia di nuovo una linea piuttosto forte.

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