Il cambio Euro/Dollaro ha avviato la settimana europea portando gli scambi al di sopra della linea 1.32. L’Euro abbraccia solide conquiste sul dollaro, debole dopo il dato sull’occupazione. Oggi la produzione industriale in Francia ha riportato il dato migliore dal gennaio 2011 e in pubblicazione per il Dollaro non ci sono market mover, fatta eccezione per il discorso del membro FOMC, James Bullard.
Euro/Dollaro intorno alla linea 1.32
Durante la sessione asiatica, l’Euro/Dollaro è sceso al di sotto della linea 1.32 toccando un minimo a 1.3187 e poi consolidarsi a 1.3193. Durante la sessione Europea il trading ha sorpassato nuovamente la linea 1.32 e il range attuale degli scambi varia tra 1.3255 e 1.3290.
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Il cambio è in fase di test sulla resistenza a 1.32, seguita da 1.3255. Al ribasso, invece, 1.3160 è un supporto piuttosto debole, seguito da 1.31.
Sentiment: i fattori chiave
Ad incidere sul sentiment che guida il cambio Euro/Dollaro ci sono diversi fattori:
- L’annuncio della BCE. I mercati sono ormai abituati alla volatilità che accompagna gli appuntamenti con la BCE: durante l’ultimo meeting l’Euro ha guadagnato 150 pips ed è arrivato a testare 1.33. Pur abbassando le stime, Draghi ha detto che al momento l’Euro non ha bisogno del supporto della politica monetaria, così gli investitori hanno reagito positivamente e l’Euro è stato ulteriormente apprezzato contro il Dollaro, che al momento sembra essere in calo rispetto a tutte le major.
- Occupazione USA: "so and so". Nonostante l’aumento della disoccupazione al 7.6%, i Non-Farm Payrolls hanno riportato una lettura superiore alle aspettative. Ciononostante, il mercato ha reagito con un indebolimento del dollaro, principalmente perché il dato assume un peso particolare nell’ambito della Federal Reserve. Che sia il mese prossimo la data del "tapering" del Quantitative Easing? Ovvero la Fed inizierà a chiudere i rubinetti degli acquisti?
- Economia in Germania: questo sconosciuto. La situazione economica in Germania è di difficile interpretazione. Il motore dell’Eurozona riporta ordini industriali in calo e una bilancia commerciale allo stallo. Ma allo stesso tempo la produzione industriale è cresciuta dell’1.8% contro lo 0.0% previsto. Se la Germania è la locomotiva dell’Eurozona, allora dovrà continuare a registrare numeri positivi ed in aumento, per indicare agli investitori che l’Eurozona è sul "binario" giusto della crescita.
- Incertezza su OMT e BCE: Germania fuori dall’Euro? Facciamo chiarezza: la Corte costituzionale tedesca passerà al vaglio la costituzionalità del piano OMT lanciato dalla BCE. Se il verdetto finale fosse negativo, allora aspettiamoci un grande revival della crisi d’estate in perfetto stile 2012.
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