Call of Duty contro il razzismo: ban permanente per i giocatori

Matteo Novelli

5 Giugno 2020 - 16:29

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Call of Duty sposa la causa Black Lives Matter: ban per tutti i giocatori colpevoli di razzismo e incitamento all’odio razziale. Ecco cosa cambia in tutti i giochi della serie.

Call of Duty contro il razzismo: ban permanente per i giocatori

Anche il brand Call of Duty e la serie di giochi che lo compongono scende in campo contro il razzismo, sposando la causa Black Lives Matter: ban permanente per tutti i giocatori sorpresi a utilizzare atteggiamenti razzisti e che incitano all’odio razziale nel corso di una partita.

Vietati gli insulti razzisti in tutti i giochi di Call of Duty: quella che dovrebbe essere una buona norma comportamentale ora diventa una linea guida fondamentale da seguire per tutti gli utenti che si collegheranno a uno dei giochi della serie per giocare online, pena il ban permanente del proprio profilo.

È la ferma posizione di Activision e Infinity Ward che invitano tutti gli utenti a rispettare il prossimo, seguendo le regole di una società civile, pur trovandosi all’interno di un videogioco di guerra fatto di sparatorie, granate e accoltellamenti.

Call of Duty banna il razzismo per Black Lives Matter

L’omicidio di George Floyd ha scatenato l’opinione pubblica americana e internazionale, dando vita a manifestazioni sfociate in un’escalation di violenza difficile da ignorare. Molti i brand che hanno dato manifestato il proprio sostegno alla causa: da Fortnite a Apple alla stesso Call of Duty, che rimanda a data da destinarsi la Stagione 4 di Modern Warfare.

Attraverso un comunicato ufficiale Infinity Ward ha diramato le nuove direttive per i giocatori dei diversi titoli della serie Call of Duty. Nello specifico, l’azienda comunica l’adozione ufficiale di nuovi filtri anti odio razziale, con nuovi strumenti di segnalazione e rilevazione in game che porteranno a divieti permanenti per i giocatori colpevoli di manifestare insulti e comportamenti a sfondo razziale.

Chi gioca spesso online sa bene quanto questo tipo di comportamenti sia usuale per i giocatori, che si lasciano spesso andate a un linguaggio a dir poco colorito: verranno aggiunti limiti per le modifiche e la scelta dei nickname, veicolando anche modi rapidi per segnalare giocatori razzisti che verranno bannati in modo permanente dal gioco.

Non è tutto. In molti lo avranno già notato ma accedendo alla modalità multiplayer online di Call of Duty: Modern Warfare e Warzone è ora possibile visualizzare un messaggio di solidarietà prima di collegarsi alla propria partita:

“BLACK LIVES MATTER - La nostra community sta soffrendo. Le sistematiche ingiustizie che danneggiano la nostra comunità sono nuovamente in primo piano. Call of Duty e Infinity Ward sostengono l’uguaglianza e l’integrazione. Ci opponiamo al razzismo e alle ingiustizie che la comunità di colore subisce. Finché non avverrà un cambiamento e il concetto «Black Lives Matter» ("le vite delle persone di colore contano") non ci concretizzerà, non saremo mai quella comunità che aspiriamo ad essere.”

Una presa di posizione ferma e decisa che invita, pur giocando a un gioco di guerra, alla pace e all’inclusione.

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