CNBC: carcere per Berlusconi? Non ci contate

Erika Di Dio

09/05/2013

CNBC: carcere per Berlusconi? Non ci contate

Nonostante una sentenza del tribunale italiano secondo cui l’ex primo ministro Silvio Berlusconi dovrebbe andare in prigione ed essere escluso dai pubblici uffici, si prevede che il leader del partito di centro-destra ancora una volta riuscirà a schivare il sistema giuridico italiano.

Condanna per Berlusconi

Mercoledì scorso, la corte d’appello di Milano ha confermato la condanna a quattro anni per frode fiscale; il 76enne politico miliardario e magnate dei media è stato accusato di frode fiscale in relazione all’acquisto dei diritti su Mediaset, la sua rete televisiva. Berlusconi nega le accuse e i suoi avvocati hanno sostenuto ripetutamente che i giudici di Milano sono tutti di parte contro l’ex premier.

"Il peso del verdetto è andato oltre il peso dei fatti", ha detto l’avvocato Niccolò Gheddini. "Sapevamo che la sentenza sarebbe finita in questo modo".

Si prevede che Berlusconi faccia appello contro la Corte di Cassazione, ma fino a quel momento il caso potrebbe essere scaduto in tempi di limite legale, il che significa che le probabilità che Berlusconi vada in prigione sono molto sottili.

Tuttavia, un professore di politica e cultura italiana presso l’University College di Londra (UCL), ha detto che ormai "il cerchio si stringe per Berlusconi".

"Berlusconi non andrà in prigione a causa di ciò, ma potrebbe essere escluso dal suo incarico. Gli rimane solo quest’ultimo appello e se sarà considerato colpevole, la sua carriera politica sarebbe finita; ha dei buoni avvocati, ma non è impossibile che questa potrebbe essere la fine della sua carriera politica", ha detto John Foot alla CNBC.

Ripercussioni sulla situazione politica dell’Italia

L’avvocato di Berlusconi ha respinto i timori secondo cui il verdetto potrebbe destabilizzare il governo italiano, formatosi dopo due mesi di scontri politici, dicendo che sono in gioco "i diritti", non il governo.

"Io non credo che ci sia una correlazione tra i due. Piuttosto, questa sentenza mette a rischio la stabilità dei diritti"

ha detto mercoledì Ghedini al quotidiano La Repubbica.

Giovanni Orsina, professore di storia italiana alla Luiss-Guido Carli a Roma, ha detto alla CNBC che Berlusconi ha dimostrato più volte in passato che è difficile sbarazzarsi di lui.

"Ricordate quando Berlusconi si è dimesso e poi è tornato? Questa volta, l’unica cosa che conta è se sarà espulso dalla carica politica",

ha detto Orsina e ha aggiunto:

"Il governo è molto fragile, ma ora non c’è altra alternativa. Ora è molto difficile dire se Berlusconi potrebbe decidere di far cadere il governo oppure potrebbe decidere di sostenerlo."

Nonostante i presunti "peccatucci"di Berlusconi, un certo numero di eminenti membri del partito hanno segnalato il loro continuo sostegno nei suoi confronti.

Commenti dall’estero

John Foot ha detto:

"Il suo partito è come un partito personale e i suoi membri sono stati incredibilmente fedeli a lui per molto tempo. Non ha intenzione di cedere facilmente".

"A tutti gli effetti, il partito è lui. Lui dà forza e visibilità politica ai suoi membri in modo che essi rimangano a lui fedeli. Dovremo aspettare e vedere cosa Berlusconi decide di fare se sarà condannato".

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Cnbc

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