L’indice americano S&P500 sta per chiudere l’anno con un leggero guadagno, grazie soprattutto al discreto recupero avvenuto da inizio mese. Rispetto agli indici azionari europei, l’S&P500 ha fatto decisamente meglio in un anno caratterizzato dalla grave crisi dei debiti sovrani che hanno messo sotto pressione sia gli Stati Uniti che l’Europa. Tuttavia, considerando il taglio delle stime di crescita e il peggioramento di alcuni indicatori economici per il prossimo anno, anche l’indice americano potrebbe ben presto tornare a soffrire visto che siamo non lontani dalla resistenza di 1300 punti e che quella in atto potrebbe essere una fase di distribuzione.
Su questo indice conviene attualmente mantenere un atteggiamento molto prudente: in caso di approdo in area 1350 punti o addirittura 1400 punti, potrebbe risultare interessante pensare all’apertura di posizioni short anche perché non sono attesi fondamentali economici tali da giustificare futuri importanti incrementi delle quotazioni. Di converso, il raggiungimento di area 1100-1000 punti rappresenta una grande opportunità per aprire posizioni long a basso rischio. In caso di perdita decisa dei 1000 punti, invece potrebbe avere inizio un nuovo difficile capitolo per i mercati finanziari, ma al momento si tratta di un’ipotesi estrema che forse si concretizzerebbe solo in caso di un’escalation di eventi negativi nell’ambito della crisi del debito in Europa.
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