La Legge di Stabilità 2015 modifica la disciplina vigente sui buoni pasto. Ecco i beneficiari, la modalità di erogazione, il nuovo importo. In arrivo anche il pos unico per i ticket elettronici
La Legge di Stabilità 2015 ha modificato la disciplina vigente sui buoni pasto disponibili per i lavoratori dipendenti, aumentando il tetto previsto per l’esenzione fiscale da 5,28 a a 7 euro per ogni ticket emesso giornalmente.
La novità entrerà in vigore a partire dal primo 1°luglio e riguarderà solo i ticket elettronici che conferiscono a chi li possiede la possibilità di avere, solo gli esercizi convenzionati con la società, l’emissione di buoni. A questo proposito, si sottolinea anche l’accoro stipulato tra Sodexo, Qui Group e Day Ristoservice haper allo scopo di ottenere un Pos unico per leggere i buoni pasto elettronici di diversi emettitori.
Ma vediamo quali sono le novità per il 2015 riguardanti i buoni pasto.
Buoni pasto 2015: beneficiari
I buoni pasto sono un beneficio a favore dei lavoratori dipendenti pubblici o privati che ricevono il ticket in alternativa al servizio di mensa aziendale.
Ad oggi non sono ancora obbligatori, ma la loro concessione deve essere concordata al momento della stipula del cotnratto di lavoro o in seguito a contrattazione con le rappresentanze sindacali.
Parlando degli aventi diritto, una recente pronuncia della Corte di Cassazione sostiene che i buoni pasto debbano essere riconosciuti sia nel momento in cui il lavoratore è impegnato al lavoro, sia se l’orario lavorativo risulta terminato, ma i tempi di percorrenza non gli consentono di arrivare alla propria abitazione entro il tempo concesso per la pausa pranzo (sentenza n. 22702 del 24 ottobre 2014).
Buoni pasto 2015: trattamento fiscale e importo
In base all’attuale legislazione i buoni pasto non possono essere ceduti, cumulati o convertiti in denaro. Non sono soggetti a oneri fiscali e previdenziali e, a partire dal 2015 il loro importo su base giornaliera salirà da 5,29 a 7 euro.
L’importo del valore nominale del ticket che eccede il tetto giornaliero fissato dalla legge costituisce una retribuzione imponibile e come tale concorre a determinare il reddito da lavoro dipendente ai fini del calcolo dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali.
Il datore di lavoro avrà la possibilità di dedurre per competenza il costo dei buoni pasto in rapporto alla data in cui il lavoratore dipendente ne ha usufruito.
Buoni pasto 2015: indennità di pasto
In base a quanto stabilito dall’attuale normativa l’indennità di pasto può essere erogata dal datore di lavoro al dipendente mediante quattro diverse modalità:
- buoni pasto;
- indennità di mensa per la quale si prevede l’imponibilità sotto il profilo fiscale e contributivo;
- indennità sostitutive corrisposte agli addetti di strutture lavorative temporanee (addetti cantieri edili);
- erogazione del servizio attraverso le mense aziendali: in questo caso limite di esenzione di 5,29 euro non vale.
Buoni pasto 2015: Pos Unico
Sodexo Qui Group e Day Ristoservice hanno raggiunto un accordo volto a creare un Pos unico che legga i buoni pasto elettronici emessi dai diversi emettitori. Un ’intesa volta a favorire la formazione di un’infrastruttura unica capace di supportare la diffusione del ticket elettronico. L’accordo sarà ora vagliato dalle autorità competenti e avrà come conseguenza una riduzione dei costi e una semplificazione dei meccanismi di gestione.
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