Boschi, Saviano: “Con Berlusconi si sarebbero chieste le dimissioni”

Pietro Giunti

11/12/2015

Non si placano le polemiche dopo il varo del decreto salva banche. Saviano denuncia il conflitto di interessi del ministro. Renzi vuole la riforma del sistema del credito.

Boschi, Saviano: “Con Berlusconi si sarebbero chieste le dimissioni”

Tira una brutta aria all’interno del governo all’indomani del varo del decreto salva banche. Un provvedimento sì che ha evitato il collasso di quattro Istituti (Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, CariChieti), ma che ha mandato in fumo i risparmi degli azionisti così come previsto dalla “Direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie”. La tensione che serpeggia nelle stanze di Palazzo Chigi è palpabile. La disperazione dei cittadini colpiti dalla manovra e il suicidio del pensionato di Civitavecchia, hanno sollevato una nuova ondata di polemiche.

Renzi e la riforma del sistema del credito

Il presidente del Consiglio, intervenendo all’Accademia dei Lincei, ha voluto esprimere il suo dissenso sul metodo che ha portato all’approvazione del provvedimento salva banche. “È quanto mai urgente - ha spiegato Renzi - come abbiamo visto non solo nelle ultime ore, ma anche con il precedente delle banche popolari, una riforma del sistema del credito”. Nel frattempo il governo sta cercando di trovare un tesoretto da destinare agli azionisti che hanno pagato di tasca propria il salvataggio delle quattro banche che hanno sfiorato il crack. Tra queste figura la Banca Popolare dell’Etruria, istituto del quale Pier Luigi Boschi (il padre dell’attuale ministro delle Riforme) è stato per otto mesi vicepresidente. È bastato questo per scaraventare nell’occhio del ciclone la fedelissima di Matteo Renzi, colpevole (a detta dei suoi detrattori) di aver favorito gli affari di famiglia.

Saviano denuncia il conflitto di interessi

Tra i molti a non credere alle fortunate coincidenze del caso, Roberto Saviano. In un lungo post pubblicato su Facebook, lo scrittore è andato giù duro: “Il ministro Boschi dissimula il conflitto di interessi, legato al decreto salva banche, con la sua formale assenza al Consiglio dei Ministri che ha varato il provvedimento”. “Siamo come anestetizzati - ha denunciato l’autore napoletano - solo pochi anni fa se una cosa del genere fosse accaduta a un esponente del sottobosco berlusconiano, si sarebbero chieste a gran voce le sue dimissioni”. Pur non volendo peccare di giustizialismo, Saviano ha puntato il dito contro il governo richiamando all’effetto devastante del provvedimento. “Se non ci fosse stata la tragedia del pensionato suicida - ha sottolineato - tutto sarebbe rimasto legato alla sfera economica e non si sarebbe mai parlato di opportunità politica”.

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