Bellissima giornata per i listini europei che chiudono la seduta odierna in territorio nettamente positivo.
In testa alla corsa troviamo Parigi e Madrid che guadagnano rispettivamente il 3,55% e il 3,19%, seguite da Londra (+2,93%) e Francoforte (+2,45%).
In ascesa anche Milano che conclude gli scambi mettendo assegno un forte rialzo. L’indice FTSE Mib infatti sale del 2,93% a 16.490 punti, mentre l’Italia All-share fa segnare un rialzo del 2,73% a 17.485 punti.
A sostenere i listini, oltre al successo dell’asta spagnola di questa mattina, sono le aspettative per un taglio dei tassi d’interesse da parte della Bce entro l’estate.
Guadagni anche per Wall Street, che nonostante la delusione dovuta alle vendite di case nuove (cresciute negli USA solo dell’1,5% contro una previsione dell’1,9%), a metà seduta è caratterizzata da rialzi. L’indice Nasdaq va su dello 0,97, mentre il Dow Jones fa segnare un profitto dello 0,91%.
Spread
Il Napolitano-bis fa bene allo spread. Il differenziale fra i titoli decennali italiani e i corrispondenti tedeschi scende sotto i 270 punti, assestandosi a 268 punti base, sintomo questo, che i mercati cominciano a credere nuovamente nel futuro del nostro Paese.
Vero e proprio crollo anche per i rendimenti che, per la prima volta da novembre 2010, calano sotto il 4% (tassi al 3,94%). Un po’ di ossigeno per le casse dello Stato quindi che tirano un sospiro di sollievo e vedono sempre più probabile un risparmio per i prossimi tre anni.
Focus Piazza Affari
Ottima la prestazione di oggi della borsa di Milano con le banche che beneficiano della discesa dello spread. A guidare i rialzi del comparto bancario troviamo Banca Popolare Emilia Romagna con un +6,98%, seguita da Mediolanum, il cui titolo sale del 4,95% dopo l’approvazione del bilancio 2012.
Balzo di Stmicroelectronics che, nonostante la delusione dovuta alle perdite trimestrali, guadagna a fine seduta l’9,17% a 6,10 punti grazie alle previsioni di vendita in crescita per la seconda metà dell’anno in scia all’introduzione sul mercato di nuovi prodotti.
Molto bene anche Telecom Italia che chiude con un bel +6,84 % a 0,617 punti grazie al miglioramento della situazione politica interna.
"Le attese di formazione di un Governo hanno subito favorito i bancari e le società molto indebitate come Telecom Italia, grazie alla riduzione dello spread"
,
dice un analista, con riferimento al rialzo iniziato dopo l’insediamento del presidente della Repubblica e poi aggiunge:
Per la società telefonica in particolare la presenza di un governo rende concreta l’ipotesi di scorporo della rete, operazione destinata a creare valore".
In ribasso invece Saipem (-2,19%) e Parmalat (-0,19).
Tabella riassuntiva dei rialzi:
| Nome | Valore | Var % |
| Stmicroelectronics | 6,13 | +9,17 |
| Banca Pop Emilia Romagna | 6,36 | +6,98 |
| Telecom Italia | 0,614 | +6,32 |
| Fiat | 4,512 | +6,11 |
| Mediolanum | 4,95 | +5,68 |
RCS vola
Vero e proprio balzo per le azioni ordinarie di RCS Mediagroup. Dopo l’annuncio di ieri riguardante le dimissioni di Andrea Bonomi dal CDA del gruppo, il titolo guadagna oltre l’11%. Dopo Paolo Merloni quindi, un atro pezzo forte lascia la direzione di RCS.
Il valore ordinario è stato scambiato a 0,797 euro (+11,4%), mentre il titolo di risparmio a 0,5 euro (+22%). Si tratta, secondo alcuni dealers, principalmente di un forte recupero tecnico dopo le perdite dei giorni scorsi.
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