Le elezioni europee hanno visto la netta crescita dei partiti anti-euro, ma il parlamento europeo resta comunque nella maggior parte a sostegno dell’Unione. In Francia si è registrato il risultato più eclatante da parte del partito euroscettico di Marie Le Pen che ottiene il 26% e chiede lo scioglimento del governo.
Le settimane che hanno preceduto questa importante tornata elettorale sono state interessate da molta tensione sui mercati finanziari: in particolare nervosismo e volatilità hanno interessato le ultime due settimane. I tassi dei BTp, che nelle prima metà di maggio avevano aggiornato i loro minimi storici sotto il 2,90% sono risaliti fino a un picco del 3,3 per cento. Piazza Affari, che nei primi tre mesi dell’anno era stata la Borsa migliore in Europa, ha perso nell’ultimo mese quasi il 5 per cento. La preoccupazione era che una vittoria schiacciante dei partiti anti-euro potesse sconvolgere i mercati finanziari, obbligando Draghi ad intervenire sui tassi di interesse nel mese di giugno.
Tutti gli occhi saranno puntati in apertura su Parigi, saranno i titoli di stato francesi i OaT ad essere gli osservati speciali dopo la schiacciante vittoria del Fronte National. In Italia la vittoria di Renzi indica una certa stabilità politica e la voglia di portare avanti le riforma indicate dal governo.
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