Chiusura in calo, ieri, per Wall Street causata probabilmente dalle preoccupazioni che riguardano il fiscal cliff. I problemi legati al budget americano hanno pesato anche sul mercato di Tokyo e insieme ad un leggero rimbalzo dello yen hanno comportato la chiusura in negativo della borsa nipponica. L’indice Nikkei ha terminato la seduta a 9.308,35 punti registrando un -1,22%.
Bene, invece, le obbligazioni europee dopo l’accordo dell’Eurogruppo sulla Grecia. Lo spread tra i decennali italiani e i bund tedeschi resta sotto i 330 punti.
Per quanto riguarda le valute, l’euro ha chiuso in leggero rialzo a 1,2945 dollari e il biglietto verde ha finito in calo sulla moneta giapponese a 82,13 yen. La sterlina ha finito in aumento a 1,6023 dollari, mentre il dollaro ha finito in ribasso a 0,9303 franchi svizzeri.
Si prevede un avvio negativo di Piazza Affari alla luce della chiusura di Wall Street di ieri; “sembra stia ritornando un po’ di scetticismo sul quadro congiunturale legato alla situazione greca” commenta un esperto contattato da Mf-Dowjones.
Apertura Piazza Affari
Come da previsioni, apertura in rosso per Piazza Affari con il Ftse Mib che perde 0,57% seguito dal Ftse Italia All Share che perde 0,53%.
Inizio di giornata negativo per il comparto bancario con il Banco Popolare che perde l’1,59% (1,115) e la Banca Monte dei Paschi di Siena con -1,34% (0,1987). In ribasso anche Mediaset -1,26%, Autogrill -1,03% e Mediolanum -0,77%.
Bene invece Luxottica con +0,42% e Salvatore Ferragamo con +0,12%. In lieve guadagno anche Terna, la Rete Elettrice Nazionale che guadagna 0,07%.
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