Giornata negativa per Piazza Affari, che segue il trend delle Borse europee, peggiorato dall’apertura tutt’altro che positiva di Wall Street. Tra i titoli migliori Fiat ed Enel, in ribasso Mediaset ed Eni.
L’Europa va ancora giù all’inizio di una settimana che si preannuncia molto difficile. A pesare ancora le voci di un eventuale ricorso della Spagna al salvataggio, mentre si registra un clima di sfiducia riguardo a un’indiscrezione del quotidiano tedesco Der Spiegel circa un ulteriore incremento di liquidità al fondo ESM attraverso i contributi privati.
L’indice Ftse Mib ha chiuso a -0,78% a 15.867 punti, mentre l’indice Ftse Italia All-Share ha registrato un calo dello 0,92% a 16.797 punti.
Durante la giornata si sono registrate vendite soprattutto per quanto riguarda il settore media, tecnologico, bancario e petrolifero.
Fiat registra la migliore performance
Fiat guida la classifica dei titoli migliori, riuscendo a chiudere con un +2,45% a 4,602 euro, nonostante dall’incontro di sabato scorso con il governo non è emerso nulla di nuovo: previsioni in negativo fino al 2014, ma miglioramento della produzione in Italia relativa all’export nel Nord America.
Bene anche Mediobanca, il titolo migliore tra i bancari, che ha conquistato un +1,66% a 4,28 euro, e Tod’S (+1,35%, a 86,15 euro).
Male Mediaset e i bancari
Tonfo per Mediaset, che ha perso il 4,59% (a 1,62 euro), per via del downgrade di Kepler.
Male anche Finmeccanica, che però ha recuperato rispetto alla mattinata, attestandosi a un -2,45% a 3,664 euro: a pesare sul titolo l’informazione di garanzia per la quale “risulta che le società” (Finmeccanica e AugustaWestland, ndr) “sono indagate per responsabilità amministrativa con riguardo a una fornitura in India di 12 elicotteri da parte di AugustaWestland”.
Giornata pessima per Eni, che ha iniziato male e finito peggio, concludendo con una perdita del 3,07%, a 17,99 euro.
Male i titoli bancari, anche per via del focus di Credit Suisse, specialmente su Monte dei Paschi di Siena (-2,12%) e Ubi Banca (-2,68%), entrambe con il giudizio “underperform”. Pesa anche l’abbassamento delle stime su Unicredit (-0,81%) e Intesa Sanpaolo (-0,64%).
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