Piazza Affari chiude ancora in negativo: a pesare il Fiscal Cliff, viste le posizioni distanti tra repubblicani e democratici (così com’era ampiamente previsto), e i dati macroeconomici deludenti (peggiori rispetto alle previsioni) provenienti dagli Stati Uniti: a peggiorare l’andamento anche l’apertura fiacca di Wall Street. A influenzare l’andamento dei mercati anche le parole di Mario Draghi alla Bocconi di Milano, dove ha affermato che la crescita va perseguita solo tramite un aumento del taglio della spesa (ma non un aumento delle tasse).
Lo spread Btp/Bund si è attestato a quota 355 punti base.
Il Ftse Mib ha chiuso a -0.59% a 15.162 punti, mentre il Ftse Italia All-Share ha registrato un -0,60% a 16.027 punti.
Impregilo e Fiat in controtendenza
Tra i maggiori rialzi del giorno si registra Impregilo (+2,24% a 3,108 euro), sulla scia del miglioramento delle stime finanziarie della società da parte di Intermonte.
Fiat ha invece guadagnato l’1,38% a 3,39 euro. Sull’azienda si è espresso Sergio Marchionne, che ha definito la fusione con Chrysler "una mossa inevitabile".
Bene Unicredit (+0,93% a 3,476 euro) e Banca Monte dei Paschi di Siena (+0,85% a 0,2027 euro), nonostante quest’ultima abbia registrato risultati deludenti nell’ultima trimestrale.
In rialzo anche Luxottica (+0,44% a 29,74 euro).
Pesano le esclusioni dall’indice Msci Global
Tra i titoli in rosso spicca invece A2A (-4,14% a 0,3706 euro): il consiglio di gestione della società ha dato l’ok all’emissione di un bond fino a 1 miliardo di euro.
Saipem (-3,96% a 32,01 euro) paga la riduzione del target price (da 40 a 37 euro) da parte di Ubs.
Male Campari (-3,93% a 5,495 euro), che non solo continua a pagare i risultati deludenti della trimestrale, ma anche il non ingresso nell’indice Msci Global a differenza di quanto riportavano alcune recenti indiscrezioni.
A tal proposito perdono anche Autogrill (-3,23% a 7,50 euro) e Mediaset (-2,50% a 1,207 euro) che sono stati esclusi dal paniere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA