Boom dei tassi sui conti di deposito, BTp Italia venduti per 18 miliardi

Michael Stagnitto

23/10/2012

Boom dei tassi sui conti di deposito, BTp Italia venduti per 18 miliardi

In periodo di crisi il risparmio continua ad essere una scelta d’obbligo per le fasce a rischio quali famiglie e lavoratori precari, con costante accumulo di liquidità all’interno dei conti di deposito.

Capitale utilizzabile dagli istituti di credito che viene preferito come mezzo di acquisizione di risorse finanziarie per motivi di convenienza sui tassi ad altre fonti di credito.

Il guadagno per coloro disposti a concedere i propri fondi per un medio/lungo periodo continua a vacillare tendendo all’aumento, grazie alla continua lotta tra banche per acquisire nuovi clienti, offrendo tassi di rendimento lordi che raggiungono anche il 5,4% annui sui vincoli più estesi di 60 mesi (PrivatBank, filiale italiana della banca che ha sede in Lettonia).

Stessa formula seguita da Banca Sistema che con SiConto! offre il 4,8% lordo a 24 mesi (il 4,4% a 12 mesi) o il 5,2% annuo per chi vincola il capitale per 36 mesi.

Lo scontro tra le banche più aggressive si allarga a Banca Ifis (conto Rendimax). Il Conto Rendimax Like offre il 4% lordo e non prevede vincoli (anche se le somme richieste vengono riaccreditate dopo 33 giorni) mentre la formula del deposito vincolato arriva fino al 4,85% lordo (con vincolo a 24 mesi e liquidazione posticipata degli interessi).

Ottime formule di guadagno su i vincoli del deposito bancario proviene da banche di "ultima generazione" che attraverso l’appoggio su filiali fisiche di gruppi bancari preesistenti riescono a dimezzare i propri costi ed mettere sul piatto del offerta delle concorrenziali fonti di profitto per i clienti, guadagnarsi un posto di rilievo nel mercato del credito.

Come nel caso di Chebanca! che ha da pochi giorni lanciato una nuova offerta con un tasso lordo annuo del 4% (3,2% al netto della ritenuta fiscale dello 0,2% che si applica dal 2012 sui conti di deposito) sulla nuova liquidità per 6 mesi.

I titoli di stato restano in secondo piano a causa di rendimenti annui: il BoT in scadenza il 14 ottobre 2013 prezza 98,51 che corrisponde, al rimborso a scadenza, a un rendimento dell’1,3% (al netto della ritenuta fiscale agevolata del 12,5% che si applica sui titoli di Stato).

Un’ottima prova di fiducia da parte degli acquirenti dei BTp Italia che offrono un rendimento minimo fissato al 2,55% annuo e in aggiunta un rendimento variabile legato all’inflazione misurata dall’ISTAT.

Nell’ultima sessione di vendite sono stati piazzati titoli con un valore pari a circa 18,017 miliardi e il numero dei contratti validamente conclusi sul MOT nello stesso periodo di collocamento è stato pari a 186.698.

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