BoE, Quantitative Easing: tre ragioni per non intervenire

me

12/11/2012

BoE, Quantitative Easing: tre ragioni per non intervenire

Nell’ultima dichiarazione sui tassi di interesse, la BoE (Bank of England) ha deciso di non intervenire e di procedere col suo tipico approccio wait-and-see, lasciando i tassi di interesse invariati allo 0,50% e mantenendo inalterato anche il programma di "quantitative easing" (o asset purchase facility) a 375 miliardi di sterline.

Malgrado la BoE stia subendo numerose pressioni per aumentare il QE, sembra che i pro della decisione di mettere in stand by il programma di stimolo, abbiamo avuto maggior peso dei contro. La Bank of England ha iniziato a mettere in dubbio l’effettiva capacità del Quantitative Easing di incoraggiare le attività economiche.

Tre ragioni per mantenere inalterato il QE

Nessun effetto positivo nel passato. I tentativi passati di immettere moneta nell’economia hanno effettivamente avuto conseguenze minime sul risollevamento della situazione economica inglese, generando una ripresa molto fragile.

Pericolo di un picco inflazionistico. La BoE è anche preoccupata del fatto che più Quantitative Easing potrebbe semplicemente provocare altri picchi inflazionistici, un problema che il Regno Unito è riuscito a superare solo di recente.

Verificare gli effetti del FFL. Inoltre, avendo la BoE avviato ad Agosto il programma Funding for Lending (FFL) per incentivare il credito, vuole probabilmente verificare gli effetti di questo nuovo approccio sull’economia. Il programma FFL permette, infatti, alle banche inglesi di scambiare garanzie, come ad esempio prestiti con garanzia collaterale, in cambio di Buoni del Tesoro a tassi di interesse molto bassi.

Le conseguenze dello stop al QE

- La decisione della Bank of England di lasciare inalterato il Quantitative Easing ha provocato reazioni rialziste per il cambio GBP/USD portando la coppia a realizzare una ripresa di 50 pips riparando quindi le perdite dell’inizio della giornata.

Ma la cosa migliore, riguardo alle decisioni della BoE, è che ha dato agli investitori molti spunti su cui riflettere:

- Aumentano le aspettative circa il report sull’inflazione della settimana prossima, in cui la BoE annuncerà le sue ultime previsioni sulla crescita e sull’inflazione, e sul minute MPC.

- Questi report ci daranno un piccolo quadro per poter interpretare le intenzioni dei vertici della BoE: hanno davvero abbandonato l’idea di espandere il programma di Quantitative Easing o stanno semplicemente dando al FFL tempo di avere effetti sull’economia?

Se c’è qualcosa che la Bank of England sa e il mercato ancora no, sarà rivelato durante il report sull’inflazione del 14 Novembre oppure quando le minute MPC saranno pubblicate il 21 Novembre.

Traduzione per Forexinfo.it a cura di Martina Ercoli - Fonte: BabyPips

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it