Silvio Berlusconi parla al Wall Street Journal, è subito ondata mediatica.
La personalità più influente del PdL critica le misure e le politiche adottate dal governo per superare la crisi e afferma che uscire dall’euro non sarebbe poi la fine del mondo.
Berlusconi: meno sostegno al governo tecnico
Il PdL ha sostenuto le politiche del Governo Monti ma, oggi, entrambi perdono consensi: "Nel momento in cui smetteremo si supportare il governo tecnico, ritroveremo moltissimi elettori" ha detto il settantacinquenne magnate dei media. Ciò che pensa e che dice Berlusconi è ancora rilevante non soltanto per l’Italia, ma anche per l’Europa. Benché egli non sia più il capo effettivo del partito, rimane comunque il leader morale del movimento che, ad oggi, è il maggior sostenitore del governo Monti.
Per mesi, l’ex premier ha mantenuto un basso profilo mentre Monti elaborava misure intente a rassicurare gli investitori che l’Italia è intenzionata a pagare i suoi 1.9 mila miliardi di euro.
Tuttavia, le difficotà causate dal debito e l’oscuro aspetto che ha assunto l’economia italiana hanno incoraggiato Berlusconi ed altri politici ad uscire allo scoperto. Il diffuso malcontento della popolazione fa pressione su Monti che, intanto, sta lavorando a soluzioni che impediscono all’Italia di essere spazzata via dalla crisi.
Troppe tasse per gli italiani
Il miliardario italiano, che ha lasciato il parlamento a Novembre, ha elogiato la condotta di Monti mirata al raggiungimento di una maggiore integrzione dell’eurozona ma, ha definito l’aumento delle tasse come "esagerato" e ha accusato il Governo Tecnico di essere rimasto indietro con i tagli alle spese pubbliche, con le riforme del mercato del lavoro e con la riorganizzazione del lentissimo sistema giudiziario italiano.
La provocazione di Berlusconi e le reazioni del Premier Monti
"Contiamo di continuare a sostenere il governo a meno che questo non avanzi proposte contrarie a quelle della nostra agenda o iniziative che non riterremo utili all’interesse del paese". Si fa intervistare così Berlusconi, adagiato nel suo salone, vestito in doppio petto nero e con il colletto della camicia sbottonato. Se l’Italia uscisse dall’Euro non sarebbe una bestemmia, anzi le economie basate sulle esportazioni trarrebbero "molti vantaggi" avendo una moneta propria che dia la possibilità di svalutare la valuta e incrementare la domanda dei beni prodotti.
Dopo qualche mese di intervallo e lontano dalle luci mediatiche, è la prima volta che Berlusconi critica apertamente e pubblicamente il nuovo governo.
Il governo dei tecnici sembra aver preferito non rispondere alla provocazione, ma il Premier Monti ha difeso le sue politiche sottolineando che i tagli alle pensioni e l’aumento delle tasse erano misure necessarie per risanare il bilancio italiano entro il 2013 - un impegno che Roma ha preso con le autorità Europee e con i mercati quando Berlusconi era ancora Primo Ministro.
Berlusconi vs. Merkel
La dipartita di Berlusconi dal parlamento italiano è stato il risultato di diversi sforzi compiuti dalla BCE, supportata dalla Germania, in direzione delle riforme politiche ed economiche necessarie per ripristinare la crescita economica del paese. "Se continuiamo a seguire le politiche della Signora Merkel - ha detto Berlusconi riferendosi al Cancelliere Tedesco- finiremo in una spaventosa spirale di recessione. Questa è davvero politica sbagliata".
...e il futuro del PdL
Nel momento in cui ha abbandonato il posto da Primo Ministro, Berlusconi era ancora imbrogliato in due vicende giudiziarie, inclusa la storia in cui è accusato per avere rapporti sessuali con una ragazza minorenne (come dimenticare il Ruby-gate)- anche se si tratta di un’accusa che respinge.
Poco dopo la sua dipartita, l’ex premier ha lasciato il posto di leader di partito al miglior luogotenente del PdL, Angelino Alfano, dicendo di non avere in cantiere progetti che lo riportassero al potere.
Ma dall’intervista appare chiaro come l’uomo di Arcore non abbia alcuna intenzione di lasciare il suo trespolo nella scala gerarchica della politica italiana. In particolare Berlusconi ha aggiunto di voler capeggiare una serie di riforme all’interno del suo partito, compresa quella di recrutare gente nuova in vista delle prossime elezioni.
Sebbene le prossime elezioni si terranno ad Aprile 2013, nei corridoi del Parlamento si vocifera di voto anticipato. I sondaggi mostrano come il favore nei confronti del governo Monti e dei partiti suoi sostenitori stia diminuendo. Le amministrative di maggio hanno dato risultati deludenti per il PdL, mentre hanno guadagnato territorio i partiti cosiddetti anti-euro.
Durante l’intervista Berlusconi ha criticato il governo per aver distrutto il suo originale programma di riforma del lavoro, volto a rendere più facili le pratiche di assunzione e licenziamento dei dipendenti. Il governo ha però mantenuto una misura che permetterà ad un giudice di stabilire come un lavoratore licenziato senza "giusta causa" possa essere reniserito nel mondo del lavro. Il governo si dice pronto a modificare il disegno finché questo non verrà approvato dalla Camera alla fine del mese.
Berlusconi ha infine ribadito una delle sue vecchie ricette salva euro: una banca centrale che si funzioni da "ultima spiaggia" - un’istituzione esterna a quella della BCE, in grado di stampare denaro nei "momenti di bisogno".
Traduzione per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte: Wall Street Journal
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