L’ex premier Silvio Berlusconi fa parlare nuovamente di sè, in seguito al suo intervento di ieri a "La telefonata di Maurizio Belpietro" su Canale 5, commentando il balzo dello spread verificatosi in seguito alle dichiarazioni sulle presunte dimissioni di Monti e attacando l’attuale premier italiano che secondo le sue parole non avebbe fatto altro che peggiorare lo stato dell’economia.
Ma vediamo punto per punto le dichiarazioni fatte ieri dall’ex premier che stanno già riempendo le prime prime pagine di tutti i giornali.
Ma che ci importa dello spread?
Riguardo all’evento di cui si parlava prima, l’ex premier commenta, "Smettiamola di parlare di questo imbroglio. Di spread non si era mai sentito parlare, se ne sente parlare solo da un anno. Cosa ci importa di quanti interessi il nostro debito pubblico paga a chi investe nei nostri titoli rispetto a quello che pagano gli investitori che investono nel debito pubblico tedesco?" e aggiunge, "Si usa lo spread per cercare di abbattere una maggioranza votata dagli italiani e che governava il paese".
Con questo governo tutto è peggiorato
Parlando dell’attuale governo Monti e facendo un paragone fra lo stato dell’economia ai tempi in cui il suo partito era in carica e ora, l’ex premier non ha paura di dire, "Con noi al governo il pil era positivo dello 0,6%, con questo governo è andato sotto di oltre il 2%: tutto è peggiorato. Non voglio dire che ci sono stati degli errori ma Monti ha seguito una politica troppo germanocentrica. Gli indicatori economici sono tutti peggiorati, non sta a me dare giudizi, ma i dati sono tutti negativi".
La pronta replica di Squinzi: lo spread è importante
Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha voluto replicare ai commenti fatti da Berlusconi in materia di spread, dicendo che l’ex premier si sbaglia di grosso in quanto lo spread è invece molto importante perché "impatta direttamente sul costo del nostro debito pubblico e per la possibilità di destinare fondi per ridurre il cuneo fiscale che è la cosa più importante per rilanciare l’economia del nostro Paese".
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