A settembre 2012 le banche centrali hanno ridotto le riserve auree per la prima volta da inizio anno. Soltanto il Brasile si è mosso in controtendenza, acquistando 1,7 tonnellate di lingotti d’oro. La quantità non è particolarmente rilevante, ma potrebbe segnare una svolta da parte delle autorità monetarie brasiliane in ottica di diversificazione delle riserve auree.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, le vendite ammontano a 4,5 tonnellate d’oro. Il deflusso maggiore è arrivato da Russia e Bielorussia, poi Kazakhstan, Messico e Repubblica Ceca. Attualmente la quotazione dell’oro è di poco superiore a 1.700 dollari l’oncia, mentre ad inizio mese era stato raggiunto un top di periodo a 1.796 dollari.
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