In attesa del nulla osta della Consob, MPS lavora a un dossier per definire la tabella di marcia dell’operazione e i dettagli finanziari
Dopo l’Assemblea dei soci, tenutasi il 21 Maggio scorso, sembra sempre più imminente l’avvio dell’operazione di aumento del capitale, decisa nella stessa occasione, un’operazione che, nelle parole dell’Ad Fabrizio Viola, la banca ha intenzione di far partire nella prima parte del mese di giugno, con l’obiettivo di completarla nella prima parte del mese successivo.
L’aumento di capitale dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 miliardi di euro, una cifra con cui Mps ha intenzione di risanare i debiti contratti con le casse dello Stato: l’aumento di capitale servirebbe, infatti, per risarcire almeno 3 dei 4,1 miliardi di euro di aiuti pubblici e per riportare la banca in una condizione di normalità.
Dalle prime indiscrezioni si apprende che le date più probabili potrebbero essere quelle del 9 Giugno o del 16 Giugno, tuttavia, per una decisione certa si attende l’esito del confronto con le autorità bancarie e, soprattutto, il nulla osta della Consob che, salvo, sorprese dell’ultimo momento, potrebbe arrivare entro il 5 del mese prossimo.
Quel che per ora è dato sapere è che Mps continua a lavorare a un dossier relativo all’operazione a ritmi serrati e con contatti costanti con la Consob. Qualora quest’ultima dovesse rispettare i termini previsti per il rilascio del nullaosta, e qualora le condizioni di mercato lo permettano, un probabile calendario delle prime fasi dell’operazione potrebbe essere il seguente.
Se tra il 3 e il 5 Giugno dovesse arrivare il nulla osta della Consob alla pubblicazione del prospetto, MPS procederà, nello stesso giorno, a pubblicare il prospetto e la nota di sintesi. A seguire occorrerà convocare un Consiglio d’Amministrazione che definisca il prezzo a cui offrire le azioni sul mercato e questa decisione dovrà avvenire in un lasso di tempo molto ristretto e molto vicino al lancio dell’aumento di capitale. Subito dopo, probabilmente anche Venerdì 6 Giugno, Banca Mps pubblicherà anche un supplemento al prospetto contenente le indicazioni relative al prezzo.
Questa tabella di marcia indicativa può considerarsi verosimile anche perché comprende anche la attesissima data del 5 Giugno, giorno in cui si riunirà nuovamente il board della BCE per decidere su un eventuale taglio dei tassi, misura finora evitata nelle politiche economiche adottate dalla banca centrale europea.
Per quanto riguarda il prezzo delle azioni da immettere sul mercato, anche se il prezzo sarà stabilito a ridosso dell’operazione stessa, si presume che sarà adottato, con ogni probabilità uno sconto di circa il 30% sul TERP (prezzo teorico ex diritto). Questa decisione potrebbe derivare dalla necessità di seguire un “trend” adottato nelle operazioni più recenti di aumento di capitale di grandi gruppi bancari italiani come Banco Popolare (30,70%), Bpm (31,8%) e Creval (34,05%).
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