Su tutti vince l’astensione. Rallenta la corsa del Partito Democratico; Livorno va al Movimento 5 Stelle, Perugia e Padova a Forza Italia e Lega Nord.
I risultati dei ballottaggi delle elezioni amministrative segnano un parziale cambiamento di rotta nella geografia interna del potere politico italiano. Ma al di là dei risultati elettorali il dato più sconcertante è l’aumento esponenziale dell’astensione: va, infatti, a votare un italiano su due, ovvero il 49,5% degli aventi diritto, con un calo di oltre 20 punti percentuali rispetto alla scorsa tornata elettorale, dove, anche a causa delle elezioni europee, si erano recati ai seggi il 70,6% degli aventi diritto. Complessivamente due terzi dei 139 Comuni andati ai ballottaggi vanno al centro sinistra, mentre un terzo va al centro destra; al M5S vanno Livorno e Civitavecchia.
Per quanto riguarda il Partito Democratico si registra un cambiamento netto delle zone d’influenza: conquistate importanti capoluoghi di provincia, finora governati dal centro destra, come Bergamo, dove il renziano Giorgio Gori batte il sindaco uscente Franco Tentorio; Biella, Cremona, Verbania, dove vince Silvia Marchionini; Pescara; Vercelli, dove si afferma Maura Forte e Pavia, dove Massimo Depaoli batte Carlo Cattaneo, uno dei sindaci del centro destra più giovani d’Italia. Il Partito Democratico si conferma a Modena, dove Giancarlo Muzzarelli, molto vicino alla vittoria anche al primo turno, batte Marco Bortolotti (M5S), sostenuto anch da Lega nord, Fratelli d’Italia e Nuovo Centro Destra. Altre conferme per il Pd arrivano a Terni e a Bari, dove la fascia tricolore passa a Antonio Decaro.
Il Pd tuttavia perde alcuni capoluoghi dove la sua egemonia era di durata storica. È soprattutto il risultato che si è registrato a Livorno che desta sorpresa, dal momento che, la città che nel 1921 aveva tenuto a battesimo la nascita del Partito Comunista, da sempre roccaforte della sinistra, passa sotto la guida del Movimento 5 Stelle. Il grillino Filippo Nogarin, infatti, grazie a una campagna elettorale dai toni ponderati, costringe il sindaco uscente del Pd, Marco Ruggeri ai ballottaggi, mettendolo in minoranza. Per l’importanza storica che Livorno ha nella storia della sinistra la vittoria del M5S rimane in questo caso scottante, e paragonabile, per gravità alla vittoria del Centrodestra a Bologna nel 1999, quando Marco Guazzaloca divenne sindaco.
Altra scottante sconfitta per la sinistra è quella di Padova, dove il Pd era alla guida del Comune da un decennio: Ivo Rossi, sindaco uscente che era subentrato a Flavio Zanonato, quando quest’ultimo divenne Ministro dello Sviluppo Economico, sotto il Governo Letta, ha perso in confronto con il candidato di Forza Italia e Lega Nord, Massimo Bitonci.
Al centro destra vanno anche Teramo, dove si riconferma Maurizio Brucchi; Perugia e Potenza dove ai ballottaggi esce vincitore Dario De Luca, in quota Fratelli d’Italia, dopo che Luigi Petrone, candidato del Pd, aveva quasi raggiunto la soglia del 50% +1 al primo turno.
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