BVI, Ungheria, Slovenia o Tunisia?

Stefano Capaccioli

26 Agosto 2017 - 08:00

In questo “segreto” (da leggersi in abbinamento al successivo sull’esterovestizione) viene trattata la possibilità per le imprese di trasferirsi o comunque organizzarsi all’estero stabilendosi in paesi a bassa fiscalità. Di Stefano Capaccioli.

BVI, Ungheria, Slovenia o Tunisia?

Fiscalità internazionale e delocalizzazione: ancora una volta l’escapologo vince la partita dell’ovvietà. Ci spiega tutto il Dottor Stefano Capaccioli, Dottore Commercialista ad Arezzo.

SEGRETO

In questo segreto (da leggersi in abbinamento al successivo sull’esterovestizione) viene trattata la possibilità per le imprese di trasferirsi o comunque organizzarsi all’estero stabilendosi in paesi a bassa fiscalità”.

COMMENTO

La cosa che stupisce è l’assoluta assenza di contenuto rispetto al titolo.

Nel titolo sono riportati alcuni paradisi fiscali e paesi a bassa fiscalità, mentre il testo è un concentrato di ovvietà.

In ogni caso, analizziamolo per vedere se è solo ovvio ovvero nasconda tra le righe qualche contenuto concreto.

L’affermazione che quasi tutti i Paesi del mondo offrono benefici fiscali rispetto all’Italia è affermazione superficiale, dato che è generica e non specifica e visto che non tiene in considerazione i diversi livelli di tassazione tra persone fisiche (individual tax rate) e redditi di impresa (per semplificazione corporate tax).

È sufficiente accedere a http://www.doingbusiness.org/data/exploreeconomies/italy per avere una idea dei diversi livelli di tassazione dei vari paesi.

Per fare un esempio il nominal corporate tax rate è più elevato in USA, Brasile, Belgio, Messico, Germania, Lussemburgo, Australia mentre l’individual nominal tax rate dipende dalla progressività o meno.

Questo segreto nasce pertanto da una contraddizione di fondo: pianificazione fiscale o internazionalizzazione dell’impresa?

La scelta del paese più adatto alle esigenze senza alcun riferimento se si tratti di esigenze commerciali, produttive o di altro genere, denota la superficialità della trattazione, rimandando a professionisti esperti senza dire alcunché, sottacendo sui principi alla base della fiscalità internazionale. Tale segreto può quindi essere di buon diritto bollato come elucubrazione inconsistente ed assolutamente inutile.

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