Il ritorno dei titoli di stato italiani, il ritorno degli investitori internazionali, il ritorno di un clima favorevole. C’è grande ottimismo ed entusiasmo attorno ai titoli di stato del nostro Paese, senza considerare che il 15 ottobre ci sarà la nuova emissione di BTP Italia.
Torna l’ottimismo sui titoli di Stato
Diverse fonti sono concordi nell’affermare che un clima favorevole si è riproposto quando il presidente della BCE Mario Draghi ha comunicato l’intenzione di mettere sul piatto tutte le energie necessarie e disponibili per salvare l’euro, attraverso misure pensate ad hoc per proteggere i Paese più deboli, con la diretta conseguenza che lo spread tra Btp italiani e Bonos spagnoli con il Bund tedesco è tornato a scendere vertiginosamente.
Se si dà retta a quanto riporta Bankitalia, ovvero che lo spread Btp-Bund dovrebbe essere sotto i 200 punti e che il differenziale odierno deriva solo dalla diffidenza ostinata degli investitori internazionali, c’è di che ben sperare sul futuro dei titoli di stato italiani, soprattutto se gli investitori internazionali ritorneranno ad avere fiducia. Si attendono ora soltanto le richieste ufficiali di aiuto da parte di Spagna (e forse Italia) per generare un acquisto ingente di titoli di Stato da parte della Bce, con conseguente discesa degli spread e ritorno degli investitori, chiamati ad approfittare di questo momento particolarmente favorevole, momento utile anche e soprattutto per i piccoli risparmiatori.
Gli esperti sono concordi nell’affermare che questo è un ottimo momento per puntare sui titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona, perché rappresentano un buon compromesso tra rischio e rendimento. Nonostante le incertezze dei mercati e in attesa che dal punto di vista fiscale e politico i Paesi raggiungano un determinato e stabile equilibrio, gli analisti vedono nelle parole di Draghi un potente medicinale per aumentare il livello di ottimismo ed entusiasmo nei risparmiatori e negli investitori internazionali. Un ottimismo che è protagonista anche delle riflessioni del direttore generale di Banca Generali Sgr Mario Beccaria, rivelate a Repubblica: "L’incertezza che ha caratterizzato l’inizio dell’autunno non deve far dimenticare i progressi fatti dallo spread da agosto in avanti. Ciò ci porta a essere ottimisti sui titoli di Stato italiani, caratterizzati da ulteriori spazi di miglioramento, fatta salva la possibilità di fare trading tra scadenze corte e lunghe a seconda delle valutazioni del momento".
Anche il responsabile degli investimenti obbligazionari e valute di Anima Sgr Luca Felli risulta ottimismo sui titoli di Stato nostrani: "Le prossime settimane saranno dense di eventi e potranno rappresentare un’occasione importante per assumere un atteggiamento più positivo sui Btp".
BTp Italia: terza emissione dal 15 al 18 ottobre
E poi c’è da considerare il BTp Italia, il cui terzo collocamento avverrà tra il 15 e il 18 ottobre. Si spera di ripetere le fortunate emissioni di aprile e giugno, ma a tal proposito, è da registrare un clima di fiducia e ottimismo.
Dalla durata quadriennale, con garanzia di cedole semestrali, il BTp Italia è l’unico strumento finanziario indicizzato all’inflazione italiana e ha riscosso molto successo nelle due edizioni precedenti. Non soggetto a commissioni bancarie, nei quattro giorni sopraccitati sarà possibile sottoscrivere il titolo di stato presso la filiale della propria banca o le Poste italiane, ma anche attraverso l’home banking riservato al trading e la piattaforma elettronica del MoT di Borsa Italiana-London Stock Exchange Group.
Per saperne di più potete rivolgervi all’approfondimento sul BTp Italia su Forexinfo, oppure recarvi direttamente sul sito del Tesoro.
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