BPM: i dissidi interni fanno crollare il titolo in borsa. Bonomi sempre più isolato

Vittoria Patanè

24/06/2013

BPM: i dissidi interni fanno crollare il titolo in borsa. Bonomi sempre più isolato

Banca Popolare di Milano in caduta libera. Una seduta borsistica caratterizzata da pesanti perdite quella di oggi per il titolo dell’istituto bancario, che paga i dissidi interni alla banca emersi in tutta la loro importanza con l’elezione di Giuseppe Coppini alla presidenza del consiglio di sorveglianza, nonostante il parere contrario di Andrea Bonomi che gli aveva contrapposto Giovanni Maria Flick, ex Ministro della Giustizia e della Corte Costituzionale.

L’assemblea tenutasi sabato (a mercati chiusi) oltre a sancire la nomina di Coppini, ha dato il via libera all’aumento di capitale da 500 milioni per rimborsare i Tremonti Bond.

Nonostante questa buona notizia, BPM viene pesantemente punita dagli investitori, ancora preoccupati per dei conflitti che sembrano ormai irrisolvibili e che non dimenticano ancora l’affare SPA andato in fumo.

L’elezione di Coppini

L’aumento di capitale era stato ampiamente previsto, non si poteva far altro. Ciò che invece ha stupito i più è stata l’elezione di Giuseppe Coppini, divenuto nuovo presidente del consiglio di sorveglianza con 954 voti a favore.

Coppini, grazie all’appoggio dei sindacati interni e dei soci-dipendenti, è riuscito ad avere la meglio su Piero Leonardi, esponente dei soci non dipendenti, e su Giovanni Maria Flick, candidato dell’Investindustrial di Bonomi.

Ma se Leonardi è riuscito ad ottenere 903 voti, perdendo quindi di misura, pesante è stata la sconfitta di Flick che si è fermato a 516, a testimonianza di come le quotazioni del Presidente del Consiglio di gestione siano attualmente in netto ribasso all’interno dell’istituto.

Nonostante ciò, nel corso dell’assemblea, Andrea Bonomi ha ribadito l’importanza di mettere in atto un riassetto della governance, fondamentale per il futuro di BPM, a prescindere dalla sonora sconfitta ricevuta dal progetto di trasformazione dell’istituto in “SPA ibrida”. Bonomi dunque non si da per vinto e prosegue per la sua strada.

La reazione dei mercati

Giornata dura, durissima per il titolo bancario. Le perdite vanno ben oltre il trend di giornata e attualmente BPM perde il 6,17% assestandosi ad un valore di 0,339 euro.
Che la seduta odierna non sarebbe stata facile si era capito sin dall’inizio. Dopo essere entrate nelle contrattazioni in pesante perdita, le azioni BPM sono state sospese per eccesso di ribasso.

Riammesso agli scambi, attualmente il titolo continua a segnare una delle peggiori performances di giornata, preceduto solo da A2A che cede il 7,70% a 0,5635 euro e da Enel, in perdita del 6,32% a 2,40 euro (su entrambe pesa lo stacco cedola).

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