BNP: tagli e utile in calo. Effetto Grecia

Nadia Fusar Poli

3 Novembre 2011 - 13:52

BNP: tagli e utile in calo. Effetto Grecia

BNP Paribas ha pubblicato Giovedi un utile netto in calo del 71,6% nel terzo trimestre, un risultato al di sotto delle aspettative del mercato in ragione di un deprezzamento molto elevato dei suoi titoli di Stato greci. La banca prevede inoltre tagli occupazionali.

Il dato, inferiore alle attese, è il risultato di un haricut del 60%, più elevato del previsto, sul debito greco detenuto da BNP e del calo dei ricavi delle sue attività commerciali. La seconda banca della zona euro per capitalizzazione di mercato, dopo la spagnola Santander, ha reso noto in un comunicato di aver superato i 2,2 miliardi di euro di svalutazione sui titoli del debito sovrano della Grecia. Escludendo l’accantonamento straordinario il gruppo avrebbe registrato un risultato netto di 1,95 miliardi con un +2,4% sul terzo trimestre 2010.

Il reddito netto trimestrale di BNP è pari a 541 milioni di euro, mentre il consensus prevedeva un utile netto in calo del 48%, a 992 milioni di euro. Gli analisti avevano inoltre stimato un haircut di circa il 50 % sul debito greco, nel quadro dell’accordo europeo di Giovedì scorso.

Dopo la decisione del primo ministro greco George Papandreou di indire un referendum sull’accordo europeo siglato a Bruxelles, che ha rilanciato la speculazione circa un default o un’uscita dalla zona euro della Grecia, il CEO di BNP Paribas ritiene che un default sul debito greco sarebbe gestibile per la banca. "Un default (della Grecia) sarebbe gestibile. Spiacevole ma gestibile", ha affermato Baudouin Prot in un’intervista a Reuters Insider.

Considerando le esigenze dei regolatori europei di valutare i debiti sovrani al prezzo di mercato, il gruppo ha anche deciso di ridurre di circa il 21% la sua esposizione al debito pubblico dei paesi dell’ eurozona, dalla fine di giugno.

Queste cessioni di debito sovrano hanno portato alla banca una perdita di 400 milioni di euro nel mese di ottobre. Come altre banche francesi, BNP Paribas è stato il bersaglio di critiche, alla fine di agosto, da parte dello IASB, l’istituto responsabile dell’emanazione dei principi contabili internazionali, per non aver valutato nei conti del secondo trimestre il debito greco al valore di mercato.

Il gruppo non intende, tuttavia, andare oltre in termini di riduzione della sua esposizione al debito sovrano. "Noi resteremo dove siamo", ha affermato Baudouin Prot che cederà il suo incarico di Direttore Generale a Jean-Laurent Bonnafé nel mese di dicembre, e diventerà presidente di BNP.

Il gruppo bancario BNP Paribas ha altresì annunciato una riduzione del personale, come parte del suo programma per ridurre le dimensioni del bilancio, che coinvolgerà "centinaia" di posizioni, secondo quanto annunciato dallo stesso Baudoin Prot. "Ci saranno annunci di downsizing", intorno al 15 novembre.
I tagli interesseranno principalmente le BFI, banche di finanziamento e di investimento, e saranno a livello mondiale.
Le attività delle BFI, tradizionalmente molto succose, sono state fortemente colpiti dalla crisi del debito.

Alla Borsa di Parigi, le azioni di BNP Paribas hanno chiuso Mercoledì, prima della pubblicazione dei risultati trimestrali, a € 29,6850, con un incremento del 3,94%. Dall’inizio dell’anno il titolo ha perso oltre il 37% del suo valore, riducendo la capitalizzazione del gruppo a circa 36 miliardi di euro.

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