Le previsioni su PIL, inflazione e occupazione del Survey of Professional Forecasters della BCE
Il fantasma della deflazione continua a spaventare l’Eurozona. Nonostante i tentativi e le misure adottate dalla BCE nel corso degli ultimi mesi, l’inflazione rimane troppo bassa e il Pil rallenta sempre di più-
A parlarne oggi è la stessa Banca Centrale Europea che ammette un peggioramento delle aspettative dei prezzi al consumo nell’Europa a 18, confermando le stime del Survey of Professional Forecasters.
Il sondaggio formulato dalla stessa Eurotower sottolinea come, per il 2014, l’inflazione rimarrà 0,5 per cento, per poi salire nel 2015 all’1 per cento, all’1,4 per cento nel 2016, assestandosi a lungo termine all’1,8 per cento.
Questo, contro l’obiettivo della Bce di raggiungere un tasso di inflazione inferiore ma vicino al 2%.
Negative anche le prospettive su crescita e occupazione. Si prevede per il 2014 una crescita del Pil limitata allo 0,8 per cento, nel il 2015 si arriverà a un +1,2 per cento e per il 2015 a +1,5 per cento. Ponendo come base una prospettiva a lungo termine si attende una espansione dell’1,7 per cento.
Sottolineiamo che le suddette proiezioni non contraddicono le previsioni della Banca Centrale Europea, ma constano delle stime degli istituti e dei centri esterni.
Solo tre mesi fa nella "Survey of Professional Forecasters" si parlava di una crescita 2014 all’1 per cento, 1,5 per cento su 2015, 1,7 per cento su 2016 e 1,8 per cento più a lungo termine. Tutto rivisto al ribasso dunque.
Riguardo all’occupazione le variazioni sono state meno marcate: per il 2014 tasso di disoccupazione rimarrà fermo all’11,6%, per il 2015 scenderà all’11,3%, entrambi invariati. Per il 2016 si prevede invece un calo al 10,9 per cento e più a lungo termine al 9,5 per cento. In questi due ultimi casi i dati sono di un decimale più alti rispetto a un mese fa.
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