BCE, Draghi, Euro/Dollaro e tassi di interesse: ecco il punto della situazione

Federica Agostini

6 Maggio 2013 - 13:43

BCE, Draghi, Euro/Dollaro e tassi di interesse: ecco il punto della situazione

Al meeting mensile della BCE, lo scorso giovedì 2 maggio, l’annuncio di un taglio ai tassi di interesse e le parole di Mario Draghi durante la conferenza stampa hanno dato un forte scossone al cambio Euro/Dollaro.

Facciamo, grazie all’analisi di Babypips, il punto della situazione su cosa sia accaduto la scorsa settimana.

Qual è stata la decisione della BCE?

Una volta al mese i membri della Banca Centrale Europea (BCE) si incontrano per prendere decisioni di politica monetaria e stabilire i tassi di interesse.

Lo scorso giovedì la BCE ha rivelato che il tasso di rifinanziamento (ovvero il tasso cui le banche europee accedono al credito BCE) sarebbe stato tagliato dallo 0.75% allo 0.50%. Allo stesso tempo, il tasso di deposito (il tasso pagato dalle banche alla BCE per depositare denaro) sarebbe rimasto allo 0.0%.

Perché la BCE ha tagliato i tassi di interesse?

Lo scorso mese la Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i tassi allo 0.75% ma ha anche aggiunto di essere pronta a fare di più in caso di peggioramento delle condizioni economiche della regione. Sfortunatamente, il deterioramento è esattamente ciò che è avvenuto da allora.

Non solo abbiamo assistito al peggioramento della fiducia di investitori e consumatori, ma il settore manifatturiero nelle regioni chiave ha subito cali importanti, mentre la disoccupazione ha continuato ad aumentare. Ciò che è stato peggio, ad ogni modo, è che le economie problematiche come la Grecia o la Spagna non sembrano affatto vicine al recupero come sembravano qualche mese fa.

Ciò che preoccupa maggiormente il capo della BCE, Mario Draghi, ed il suo team è che la crescita debole che caratterizza i paesi periferici dell’Euro, sta diffondendosi anche nelle regioni principali, come ad esempio la Germania.

Con l’inflazione e la pressione dei prezzi ben contenuta entro le aspettative, la Banca Centrale Europea aveva poche scelte se non quella di tagliare i tassi.

Come ha reagito il cambio Euro/Dollaro?

La speculazione iniziale sulla possibilità di un taglio ha mitigato la reazione iniziale del cambio Euro/Dollaro alla comunicazione della decisione della BCE. Ma ciò che è più interessante notare è come il cambio abbia reagito un paio di minuti dopo dall’inizio della conferenza stampa: cancellati immediatamente i 41 pip guadagnati inizialmente, il cambio Euro/Dollaro ha subito un calo di 130 pips in soli trenta minuti!

Ma cos’ha detto Draghi?

Tra le altre cose, Super Mario ha bocciato i discorsi che parlavano della fine delle misure di austerity nei paesi la cui economia sta facendo relativamente bene rispetto alle altre nazioni dell’Eurozona. Anziché parlare di meno austerity, Draghi ha invitato i governi a non "disfare i progressi" raggiunti sino ad oggi.

Ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione dei partecipanti del mercato è stato il riferimento di Draghi alla possibilità di ulteriori misure di stimolo da parte della BCE. Quando gli è stato chiesto se la banca avesse considerato la possibilità di portare i tassi sui depositi in territorio negativo, Draghi ha risposto che la BCE si mantiene aperta a tali possibilità. C’è una bella differenza rispetto alle precedenti dichiarazioni in cui si diceva che gli stimoli non avrebbero avuto "effetti indesiderati"!

A ben guardare, avere tassi sui depositi negativi significa che le banche devono pagare per mantenere i soldi nella BCE. Una situazione del genere potrebbe limitare la fornitura di credito alle banche, ma le costringerebbe allo stesso tempo a prestare su un mercato più ampio.

Dunque, la Banca Centrale Europea si sta preparando a lanciare nuovi piani di stimolo? Molti analisti ritengono di sì, infatti alcuni ritengono che a breve possano essere annunciate nuove misure: come l’acquisto di titoli aziendali e a lungo termine. Tuttavia, secondo me, serviranno almeno un altro paio di mesi e un buon numero di dati negativi prima che la BCE prenda in seria considerazione la possibilità di usare altri mezzi di stimolo.

La BCE si sta scaldando o ha sparato l’ultima cartuccia con il taglio ai tassi?

Traduzione italiana a cura di Federica Agostini Fonte: BabyPips

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