Prima o poi doveva succedere: l’Australia dà i primi segnali di rallentamento del mercato del lavoro. A gennaio sale il tasso di disoccupazione che arriva al 6% dal 5,8% precedente e delle attese.
I dati pubblicati sono peggiori delle previsioni degli analisti che indicavano una salita di 15.000 unità: scende di 3700 unità il numero degli occupati dopo il calo di 22.600 del mese precedente.
Il peggioramento del mercato dell’occupazione è solo l’ultimo di una serie di dati congiunturali che stanno mostrando segnali di rallentamento dell’economia del Paese che sembrava non potesse arrestarsi mai. Solo ieri è stato svelato il dato sulla fiducia dei consumatori australiani anch’esso in pesante calo rispetto ai mesi precedenti e alle attese. Inoltre nel Paese si sta riaffacciando lo spettro dell’inflazione confermando che i tentativi della banca centrale di stimolare la domanda interna hanno avuto effetti limitati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti