Australia: nuovo deficit? 3 motivi per cui non allarmarsi

Erika Di Dio

8 Gennaio 2013 - 15:06

Australia: nuovo deficit? 3 motivi per cui non allarmarsi

L’ultimo rapporto sulla bilancia commerciale dell’Australia ha stampato un altro deficit, il più grande da Marzo 2008. Dalle statistiche di Novembre risulta che le importazioni hanno superato le esportazioni di 2,46 miliardi di AUD (dollaro australiano), più alto del deficit di 2,21 miliardi che gli analisti credevano che avrebbe seguito il deficit di 2,44 miliardi di AUD che abbiamo visto ad Ottobre 2012.

Scavando un po’ più a fondo nel rapporto, vediamo che le esportazioni sono cresciute dell’1% nel corso del mese, generando 24,7 miliardi di AUD. La crescita è stata trainata principalmente dal guadagno del 6% in minerali metallici e minerali. Nel frattempo, le importazioni hanno visto una crescita del 2%. Per la maggior parte, l’aumento delle importazioni è riconducibile ai beni di consumo, in aumento del 3% a 5,81 miliardi di AUD e ai mezzi di trasporto (soprattutto autoveicoli), cresciuti del 9,5%.

Gli analisti dicono anche che il dollaro australiano ha contribuito al deficit. Il valore relativamente elevato della moneta ha compensato il calo nei prezzi delle materie prime. Questo è probabilmente il motivo per cui la coppia AUD/USD non è riuscita a rompere i massimi della scorsa settimana. Guardando il grafico a 15 minuti, possiamo vedere che la coppia ha anche perso 40 pip durante la sessione asiatica.

1. Aumento delle importazioni ed esportazioni è positivo per l’economia

Se si cerca la definizione di deficit commerciale, si vede che il termine significa semplicemente che il valore delle importazioni ha superato quello delle esportazioni. Un deficit non è necessariamente allarmante, specialmente se l’aumento delle importazioni è trainato dai beni di consumo, come in questo caso. Significa che i consumatori stanno ancora spendendo e questo è un buon segno.

2. Rapporto di Novembre non riflette la ripresa dei prezzi delle materie prime

Più in particolare, il rapporto commerciale di Novembre non ha preso in considerazione la ripresa dei prezzi del materiale di ferro, il maggiore prodotto di esportazione dell’Australia. I prezzi del minerale di ferro sono scesi ad un minimo che non si verificava da 3 anni nel mese di Settembre, ma hanno recentemente raggiunto nuovi massimi grazie alla ripresa della domanda cinese e all’ottimismo per le prospettive di crescita della Cina.

3. Il ruolo della RBA

La RBA ha tagliato i tassi d’interesse quattro volte l’anno scorso, al fine di arginare i guadagni dell’Aussie e spingere le industrie non correlate al boom minerario. Non è difficile immaginare che la banca centrale farà di più nel 2013 se ci sarà più bisogno di un’azione da parte della banca centrale.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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