Cari contribuenti, attenti alle contravvenzioni! Tra gli aumenti del 2013, infatti, figurano anche le multe, che saranno più care. Cambieranno i tempi di notifica, ma anche le modalità, ma ciò che preoccupa di più gli automobilisti italiani, è rappresentato senz’altro dal rincaro delle contravvenzioni.
Dal 1° gennaio 2013, infatti, una violazione del Codice della Strada costerà caro agli automobilisti italiani.
Così come stabilito dall’adeguamento biennale automatico degli importi delle sanzioni pecuniarie al tasso d’inflazione rilevato dall’Istat per le famiglie di operai e impiegati, le multe subiranno un rincaro piuttosto pesante, che si aggiunge dunque agli ulteriori rincari previsti nel 2013. Certo, a differenza degli altri aumenti, le multe sono evitabili, perciò prestate bene attenzione agli importi previsti per ogni violazione del Codice della Strada se non volete restare a fine mese con il portafoglio letteralmente vuoto.
I singoli aumenti
Se avete intenzione di parcheggiare in divieto di sosta, sappiate che la sanzione passerà da 39 a 41 euro.
Se le cinture di sicurezza vi danno fastidio e preferite non indossarle, il consiglio è quello di ripensarci, perché altrimenti pagherete 80 euro di multa (rispetto ai 76 euro precedenti).
Niente in confronto all’utilizzo del telefono cellulare senza auricolare: se verrete beccati alla guida mentre parlate al telefono sprovvisti di auricolare, vi ritroverete a pagare 161 euro, anziché 152 euro come prima del 1° gennaio 2013.
Se invece andate di fretta, vi consigliamo di fermarvi al semaforo rosso, perché la sanzione di tale violazione vi costerà 163 euro (anziché 154).
Tutt’altro salasso per l’eccesso di velocità: dalle ore 7 alle 22, l’eccesso di velocità fra 10 e 40 km/h oltre il limite costerà ben 168 euro (anziché 159), mentre tra le ore 22 e le 7, la sanzione sarà di ben 224 euro (anziché 212).
Si riduce anche il tempo per pagare la multa in forma ridotta: non più 60 giorni, bensì 5, ma chi lo fa potrà vedersi ridotta del 20% la sanzione pecuniaria.
Aumentano anche le notifiche
Gli aumenti riguarderanno anche le notifiche della multa, a causa prevalentemente dei rincari legati alle tariffe postali. Una multa notificata tramite raccomandata, infatti, arriverà a costare 3,60 euro, ovvero 30 centesimi in più rispetto ai 3,30 euro pre-2013. Un altro rincaro potrebbe infine provenire dai Comuni, i quali stabiliranno singolarmente i costi di accertamento della violazione, di controlli identitari del conducente e della procedura dei verbali.
Le reazioni
In tempi di crisi, le principali associazioni hanno alzato la voce, in difesa degli automobilisti. Il Codacons, ad esempio, per voce di Carlo Rienzi, ha affermato: "I comportamenti scorretti vanno sanzionati, noi siamo a favore delle multe, ma non si può dare addosso ai cittadini in modo così ossessivo".
Il presidente del Centro Studi Promotor, Gianprimo Quagliano, ha invece puntato l’attenzione sulla situazione attuale: "Abbiamo le imposte sui carburanti più pesanti d’Europa. Il settore dell’auto è stremato. Il crollo delle vendite ha portato il nostro mercato al livello di 33 anni fa".
Il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani ha invece denunciato: "Insistere con questi aumenti è un assurdo accanimento. Fermateli".
Tuttavia, consultando il sito dell’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, si viene a sapere che l’Italia è il primo Paese in Europa per infrazioni, con un incremento del 1.512% in 10 anni. Senza contare che solo il 20% degli italiani multati paga la multa senza contestare.
Insomma, alla fine sembra proprio che sulle strade italiane manchi un bel po’ di disciplina.
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