Messo momentaneamente da parte il caso Grecia (che offrirà un bond a 7 anni al 6% rispetto al 3,35% dei titoli governativi tedeschi di pari duration) e appurata la buona sostenibilità del trend rialzista sull’equity (stamattina Tokyo ha chiuso con un +1,1% tornando ormai sui livelli di ottobre 2008), sul Forex il terreno è diventato molto fertile per Euro e Sterlina, oltre alle classiche commodity currencies (Aussie e Kiwi, con quest’ultimo ancora un po’ in ritardo). L’Euro/Dollaro ha effettuato un breakout deciso di area 1,35 dopo qualche tentennamento e ora sembra potrsi finalmente dirigere verso 1,3570. L’Euro/Yen ha, invece, superato con decisione l’area di resistenza di 125,00-125,20, e ora potrebbe diventare interessante prendere una posizione long con target direttamente verso i 127 (con un occhio sempre a cosa fa l’equity europeo).
Attenzione oggi al dato delle ore 16 dell’indice di fiducia dei consumatori negli USA a marzo: penso che possa essere il market mover della giornata. Un eventuale dato positivo potrebbe dare un ulteriore slancio alle valute high-yield, quali Euro e Sterlina, ma soprattutto potrebbe provocare un forte deprezzamento dello Yen che potrebbe nuovamente essere oggetto dei carry trade con valute a maggior rendimento.
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