Attentato di Tunisi, ancora incertezza sul numero di vittime italiane

Stefania Manservigi

19 Marzo 2015 - 16:51

A più di 24 ore dall’attentato di Tunisi, rimangono incerte le notizie sulle vittime italiane. E mentre la Farnesina lavora alla ricerca dei dispersi, Gentiloni apre il gruppo di lavoro contro il terrorismo.

Attentato di Tunisi, ancora incertezza sul numero di vittime italiane

A più di 24 ore dall’attentato terroristico di Tunisi, ancora non ci sono certezze sul numero delle vittime italiane. Sono diverse le informazioni circolate a riguardo, nessuna delle quali confermata dalla Farnesina.

Mentre il web si mobilita, schierandosi contro l’attacco avvenuto nella giornata di ieri al museo Bardo, rilanciando hashtag come #jesuisbardo e #jesuistunisie, il Ministro della Sanità tunisino, Said Aidi, annuncia che le vittime dell’attentato sono 23.

Tra queste 18 sarebbero turisti stranieri, e 5 vittime tunisine tra le quali figurano anche due attentatori.

Nonostante queste prime conferme, le notizie giunte alla Farnesina sono ancora sommarie e frammentarie.

Per ora le uniche vittime italiane accertate sono un cittadino di Torino, Orazio Conte, e un cittadino di Novara, Francesco Caldara. Tra i dispersi due donne, Antonella Sesino di San Mauro Torinese e Giuseppina Biella della provincia di Monza.

Attentato di Tunisi: le ricerche della Farnesina
Attualmente gli sforzi della Farnesina e dell’Ambasciata italiana a Tunisi sono concentrati nella ricerca degli italiani dispersi. Claudio Taffuri, capo dell’Unità di crisi della Farnesina, ha confermato per ora le due vittime e i due dispersi italiani, confermando anche la presenza di un ferito italiano in gravi condizioni all’ospedale di Tunisi, fatto rientrare erroneamente, inizialmente, tra il numero delle vittime.

E mentre si cerca dunque di fare chiarezza sulle sorti dei nostri connazionali a Tunisi, il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha aperto alla Farnesina la prima riunione del gruppo di lavoro sul contrasto del finanziamento all’Isis. L’Italia, all’interno del Gruppo, presiede i lavori e funge da guida insieme a Stati Uniti e Arabia Saudita.

Attentato di Tunisi: l’attacco
L’inferno si è scatenato nella mattinata di mercoledì 18 marzo a Tunisi, presso il Museo del Bardo.
Un commando di terroristi, infatti, si è introdotto nel Museo, il più importante della Capitale tunisina, tenendo in ostaggio centinaia di persone, tutti turisti.

Le forze dell’ordine tunisine hanno fatto irruzione; durante l’operazione sono state esplose anche granate.

Durante l’assedio al Museo, nel vicino Parlamento si stava votando una legge contro il terrorismo. I terroristi, in uniforme militare, avrebbero tentato di introdursi all’interno del Parlamento, per poi ripiegare nell’adiacente museo dove si trovavano i turisti.

L’attentato è stato rivendicato dall’Isis. Si parla infatti di una risposta a un’operazione di polizia contro i terroristi avvenuta qualche giorno prima. Durante il blitz delle forze dell’ordine tunisine, hanno perso la vita anche due terroristi.
L’attacco terroristico al Museo del Bardo colpisce al cuore il Paese dove la primavera araba aveva dato i migliori frutti.

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