Il parlamento greco si appresta a riassumere i 4.000 dipendenti pubblici licenziati a causa delle riforme di Austerity varate nell’ultimo anno.
Il Ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis, assieme al Premier Alexis Tsipras, grazie ad una manovra varata in questi giorni hanno versato la tranche da 200 milioni di euro all’Fmi come parte del rimborso del prestito ricevuto.
La trattativa tra Atene e Bruxelles
La prossima tranche da 750 milioni di euro dovrà essere versata entro martedì 12 maggio, in concomitanza con la seduta dell’Eurogruppo prevista a Bruxelles, in cui difficilmente si prevede un accordo sulle riforme in cambio dell’ultima tranche sui prestititi da 7,2 miliardi di euro.
La giornata di oggi ha visto un importante incontro del ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, con il nostro ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, nelle sede del ministero in via XX settembre a Roma.
E, ancora nella giornata di oggi, la Bce esaminerà un’eventuale revisione sul haircut per le banche greche che devono presentare garanzie a fronte dei finanziamenti d’emergenza; una proposta che porterebbe portare Atene in crisi di liquidità.
Atene prepara una lista di riforme per tassare i redditi più alti
Il governo greco potrebbe varare una misura di emergenza che prevederebbe di imporre un prelievo speciale sulle 500 famiglie più ricche del paese, al fine di contribuire a sbloccare i prestiti.
Una delle tante manovre contenute nel nuovo elenco di riforme che Atene ha presentato all’Eurogruppo.
Le trattative della Grecia con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale sono da tempo in corso, ma un accordo sembra sempre più lontano.
Lo stimolo nella creazione di un piano di riforme strutturato per sbloccare ulteriori aiuti continua a non avere effetto.
Tra la lista di riforme del ministero delle Finanze greco troviamo una tassa che colpisce i lavoratori che guadagnano più di 30.000 euro l’anno, che verranno chiamati a pagare una tassa sui beni di lusso come macchine costose.
Tra le riforme Atene aveva proposto l’introduzione di una tassa sui viaggi con destinazione le isole greche e la perequazione delle aliquote Iva anche per le isole che in questo momento godono di un regime speciale.
Un’altra legge nella lista, basata sulla trasparenza in materia fiscale, richiederebbe alle persone fisiche di utilizzare una carta di credito per i pagamenti oltre i 70 euro.
Rientrano 4.000 dipendenti pubblici licenziati
Il Governo greco ha voluto riassumere i 4.000 dipendenti pubblici licenziati, dopo che il Parlamento greco ha varato un progetto di legge per eliminare le ingiustizie nell’amministrazione pubblica.
Il reintegro di circa 4.000 funzionari licenziati a causa delle misure di austerità imposte negli ultimi anni alla Grecia, ha parzialmente riparato i danni indotti allo Stato greco dagli accordi con i creditori internazionali.
Un progetto di legge ambizioso quello del Parlamento greco dal nome “Democratizzazione dell’amministrazione”, che vuole iniziare una lotta contro la burocrazia e correzione delle ingiustizie che si sono avute in questi anni.
Il voto favorevole dei 157 deputati della sinistra radicale di Syriza e del partito nazionalista dei “Greci indipendenti” ha potuto raggiungere la maggioranza sui 254 parlamentari presenti.
La legge porterà alla riassunzione di molti dipendenti pubblici colpiti dalle leggi di Austerity, permettendo anche l’integrazione di 6.000 persone che tramite concorso avevano in teoria già ottenuto dei posti nella pubblica amministrazione greca, ma non avevano mai iniziato il loro mandato a causa del congelamento delle assunzioni nel settore pubblico.
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