Esplode un ordigno all’indomani dell’immissione sul mercato dei titoli di stato e a pochi giorni dalla visita di Angela Merkel
La notizia è stata diffusa nelle prime ore della mattina dalle radio locali greche. Secondo le prime informazioni della polizia, un ordigno sarebbe esploso intorno alle 3 della notte (ore 2 in Italia) davanti alla sede di Atene della Banca di Grecia, la banca centrale greca e a poca distanza dagli uffici ateniesi di Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, gli uffici che ospitano anche la troika.
L’esplosione non ha causato nessuna vittima ma è stata udita in molti quartieri della capitale greca e ha provocato alcuni danni. Secondo le prime informazioni rilasciate dagli organi di polizia che stanno indagando sul fatto, un’automobile Nissan sarebbe stata riempita con almeno 75 chili di esplosivo.
L’attentato era stato anche preannunciato da una telefonata anonima che aveva informato il sito di notizie Zougla e il giornale Efymerida ton Syndakton, circa un’ora prima dell’esplosione. Le attenzioni degli inquirenti si concentrano in queste ore su Christodoulos Xiros, attivista evaso da un carcere greco nello scorso Gennaio, appartenente al gruppo estremista di sinistra greco ’17 novembre’. Xiros che di tale gruppo, ora sciolto, era uno dei capi, è stato arrestato perché ritenuto responsabile di 23 omicidi fra il 1975 e il 2000. Le forze della polizia greca ritengono che Xiros sia uno dei pochi terroristi in possesso delle conoscenze tecniche per realizzare questo genere di attentati, per questo è fortemente sospettato dell’avvenuto.
Dalle prime testimonianze rese pubbliche la macchina sarebbe stata parcheggiata circa un’ora prima dell’esplosione da una persona che poi si sarebbe allontanata correndo. Subito dopo sarebbero partite le due telefonate anonime che affermavano che "in una strada tra le vie di Panepistimiou e Stadiou c’è un’auto con dentro 75 chilogrammi di dinamite che esploderà fra 45 minuti". Le telefonate sono servite, quanto meno, a permettere alla polizia di bloccare l’area e di evitare spargimenti di sangue.
Il portavoce del governo, Simos Kedikoglou, intervistato dalla tv greca Skai, si è detto sicuro che "i terroristi non raggiungeranno il loro obiettivo". Anche se tale obiettivo non è stato reso pubblico è evidente che l’episodio non è avvenuto in un momento casuale. Pur non essendoci state ancora rivendicazioni ufficiali, l’esplosione di questa bomba avviene nel giorno successivo al ritorno della Grecia sui mercati internazionali, dopo quattro anni di assenza, e alla vigilia della visita ad Atene della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Oltre al delicato momento dell’immissione sul mercato di titoli di stato utili ad evitare nuovi finanziamenti internazionali, la Grecia, pur in odore di uscita dalla crisi economica - la visita di Angela Merkel dovrebbe servire a dare conferme in tal senso - vive un momento di grande crisi politica dovuta all’asprezza delle riforme messe in atto dal premier Samaras, attualmente sottoposto a una grande pressione dell’opposizione, tra l’altro, anche per i presunti rapporti di un suo stretto collaboratore con Alba Dorata.
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