La smart mobility vuole migliorare l’esperienza di guida o più in generale gli spostamenti: Bosch ha presentato al CES di Las Vegas un assistente vocale che comprende anche i dialetti.
Al CES di Las Vegas di questi giorni, Bosch è tra i protagonisti dell’innovazione sul settore automotive, per cui ha presentato tra le altre cose un particolare assistente vocale.
La tendenza di avere un compagno di viaggio che assista il guidatore è presa dai vari assistenti vocali conosciuti nel mondo della telefonia e della domotica, una funzione che non poteva mancare con l’avvento della smart mobility.
Bosch, assistente a bordo
Bosch precede tendenze e apparecchi per facilitare la vita a bordo dei passeggeri del veicolo e per farlo ha utilizzato una tecnologia particolare che sfrutta display con feedback aptico, ovvero dei touchscreen che però trasmettono all’utente una sensazione tridimensionale, in modo da evitare al massimo la distrazione del conducente.
Per lo stesso motivo Bosch ha sviluppato un sistema che “impara” dalle abitudini degli utenti, anticipandone le scelte, come la meta del navigatore, in base a orari, giorni e al conducente.
Parlare in dialetto all’assistente vocale? Ora è possibile
Tra le novità di Bosch c’è Casey, l’assistente vocale capace di leggere il linguaggio naturale con tecnologia NLU - Natural Language Understanding e di interpretare anche le inflessioni dialettali. Il tutto per evitare al massimo la distrazione del guidatore.
Una novità che porterebbe ad un livello inedito gli assistenti vocali, conosciuti a volte per mancanza di perspicacia.
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