Assegno ordinario di invalidità: si rischia il posto di lavoro?

Lorenzo Rubini

17 Gennaio 2022 - 19:38

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Se un lavoratore chiede l’assegno ordinario di invalidità può rischiare, per questo motivo, di perdere il proprio posto di lavoro?

Assegno ordinario di invalidità: si rischia il posto di lavoro?

Assegno ordinario di invalidità e rapporto di lavoro: cosa si rischia a diventare titolari del beneficio? Il datore di lavoro può licenziare un dipendente solo perché è titolare dell’assegno in questione? Sicuramente la normativa italiana in ambito di pensioni ed erogazioni dell’INPS non è chiarissima al punto di creare dubbi e perplessità nei confronti dei cittadini che devono chiedere una prestazione.

In questo articolo andremo a rispondere alle domande di un lettore di Money.it che ci scrive:

“Buonasera
Mi scuso davvero molto per il disturbo.
Ho trovato un riferimento via mail in uno scambio di comunicazioni sotto un articolo di una persona, che presentava un problema simile al mio.
Nello specifico volevo chiedere, solo se possibile, un paio di domande in merito all’assegno ordinario di invalidita.

Sono dalla nascita portatore di handicap per carenza del braccio sinistro.
Lavoro comunque da oltre 10 anni e volevo chiedere L’assegno ordinario di invalidita.
Visto i requisiti ritengo di rispettare tutti i parametri previsti e proverò a fare richiesta con modulo ss3 redatto dal mio medico di base.
Quello che volevo chiedere e:
1) a livello lavorativo non corro nessun rischio licenziamento od obbligo di dimissioni se venisse accettato tale assegno ?
Soprattutto visto nuovo decreto draghi di incompatibilità tra invalidità e lavoro …non vorrei fare confusione con il normale assegno di invalidita ma non ho ben capito questa dinamica.
2) c’è’ qualche altro rischio che corro in caso di accettazione ? Anche in ottica futura potrei essere comunque obbligato a lasciare il lavoro se venisse modificato qualcosa a livello legislativo ?

Chiedo vostre e un parere per capire cosa convenga fare.
Grazie mille davvero e cordiali saluti”

Assegno ordinario di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità è compatibile con l’attività lavorativa (anche se sono previste due riduzioni dell’assegno in caso di reddito troppo alto, ma in ogni caso mai la perdita del diritto. Per maggiori informazioni sulle riduzioni può consultare questo articolo: Assegno ordinario di invalidità: quando viene decurtato l’importo?).

La prestazione che lei cita e per la quale vige il divieto di attività lavorativa è l’assegno mensile di invalidità ma in questo caso si tratta di una prestazione assistenziale erogata all’invalido che ha pochi o nessun reddito. L’assegno ordinario, invece, è una prestazione previdenziale che calcola l’importo dovuto sui contributi che il lavoratore ha versato.

Da notare, infatti, che per accedere all’assegno ordinario è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi, di cui almeno 3 nell’ultimo quinquennio. Questo fa chiaramente comprendere che la misura è rivolta solo ed esclusivamente all’invalido lavoratore ( o all’invalido che ha smesso di lavorare da non più di 2 anni). Inoltre l’assegno ordinario non richiede la cessazione dell’attività lavorativa.

Chiarito il punto, non esiste la possibile che il datore di lavoro la possa licenziare perché titolare di assegno ordinario di invalidità: non fa alcun danno al suo datore di lavoro richiedendo la prestazione che, tra l’altro, eroga l’INPS direttamente all’invalido. E non sussiste neanche l’obbligo di dimissioni da parte sua nel caso le venisse riconosciuto l’assegno in questione perché, come abbiamo detto, è compatibile con l’attività lavorativa.

Non corre alcun rischio a livello lavorativo, richiedendo l’assegno ordinario di invalidità, né in base all’attuale normativa né in ottica futura anche tenendo presente che stiamo parlando di un trattamento introdotto dall’articolo 1, commi 1 e 2 della legge 222/1984, ovvero in vigore da quasi 40 anni e di cui stanno fruendo decine di migliaia di lavoratori senza incorrere nei rischi che lei teme.

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