Assegno (ex pensione) sociale: quando si ha diritto agli arretrati?

Simone Micocci

08/07/2021

25/10/2022 - 12:10

condividi

Si ha diritto agli arretrati dell’assegno (ex pensione) sociale? Sì, ma solo in determinate circostanze (vediamo quali).

Assegno (ex pensione) sociale: quando si ha diritto agli arretrati?

In questo articolo faremo chiarezza su quando si ha diritto agli arretrati dell’assegno sociale, quella prestazione economica erogata a domanda (e questo è un fattore molto importante da tenere in mente per il proseguo di questa guida) a quei cittadini italiani e stranieri che al compimento dei 67 anni si trovano in una condizione economica di disagio.

Ci sono dei casi, infatti, in cui l’assegno sociale non si richiede, o comunque non si percepisce, da quando se ne maturano i requisiti e quindi si vuole capire se ci sono delle possibilità di percepire anche degli arretrati.

Ebbene, in alcuni casi sì e in altri no: non sempre, quindi, spettano gli arretrati dell’assegno sociale, prestazione che - ricordiamo - nel 2021 ha un valore di 460,28€ per 13 mensilità, corrispondenti dunque a 5.983,64€ annui.

Assegno sociale: da quando decorre?

Non basta soddisfare le condizioni per poter beneficiare dell’assegno sociale per averne diritto. Trattandosi di una prestazione erogabile esclusivamente su domanda dell’interessato, è necessario presentare relativa richiesta all’Inps per averne diritto.

A tal proposito, la regola base vuole che l’assegno sociale venga corrisposto dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si presenta domanda. Per chi ne presenta domanda a luglio, dunque, la prima mensilità dovrebbe essere pagata ad agosto.

Assegno sociale pagato in ritardo dall’Inps: spettano gli arretrati

Potrebbe succedere, però, che l’Inps impieghi più del tempo necessario per la fase d’istruttoria, e dunque non riesca a pagare l’assegno sociale nel mese successivo a quello in cui si presenta domanda.

In questo caso, comunque, il richiedente non ha nulla da temere poiché se ne soddisfa i requisiti avrà diritto sia all’assegno sociale che agli arretrati. Se ad esempio si presenta domanda a luglio, ma l’Inps arriva a un esito positivo solo a ottobre, si avrà comunque diritto anche alle mensilità pregresse non pagate causa ritardo dell’Istituto, quindi a quelle di agosto, settembre e ottobre.

Assegno sociale dopo ricorso all’Inps: spettano gli arretrati?

Potrebbe anche succedere che inizialmente l’Inps respinga la domanda per mancanza dei requisiti, o comunque per un vizio amministrativo. In quel caso il richiedente ha tempo 90 giorni per presentare ricorso all’Inps e far valere le proprie ragioni.

In caso di accoglimento del ricorso, e quindi di riconoscimento del diritto all’assegno sociale, si avrebbe anche diritto agli arretrati. Verrebbero, dunque, pagate tutte le mensilità a partire dal mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda originaria.

Assegno sociale, domanda in ritardo: spettano gli arretrati

Cosa succede se invece è il richiedente a presentare domanda in ritardo? Pensiamo, ad esempio, a chi ha compiuto 67 anni a marzo ma ha presentato domanda solamente a luglio. Ebbene, in questo caso - dal momento che non c’è retroattività - non verranno riconosciute le mensilità antecedenti. In ogni caso la prima mensilità a cui si ha diritto sarebbe quella di agosto.

Argomenti

Iscriviti a Money.it