Assassin’s Creed 3 passerà alla storia di Ubisoft come il miglior capitolo della saga: merito della nuova ambientazione, di alcune novità rispetto ai precedenti spin off ("Brotherhood" e "Revelations") e delle interessantissime missioni secondarie, come la possibilità di cacciare o di avventurarsi per mare. Andiamo dunque a vedere nel dettaglio le caratteristiche di uno dei migliori giochi dell’anno attraverso una sua breve recensione.
Ci spostiamo nell’America del XVIII secolo
Uscito inizialmente per Playstation 3 e per Xbox 360 e in seguito per PC e Wii U, Assassin’s Creed 3 sembra un gioco pensato più per le console, rasentando qualche difetto (non gravissimo) nella versione per PC.
<ads1>
Nelle precedenti versioni avevamo conosciuto Desmond Miles e i suoi antenati Ezio Auditore e Altaïr: nel terzo capitolo della saga, faremo la conoscenza di Connor, un mezzosangue che vive nelle colonie britanniche del Nord America nel XVIII secolo. Il territorio da esplorare è molto vasto e comprende anche le città di Boston e New York, a cui si aggiunge una natura selvaggia che consente al giocatore di esplorare, navigare e cacciare. All’azione si alterna anche una fase strategica, utile per equipaggiarsi con risorse necessarie e armi di ogni tipo.
Dopo una lunga introduzione che si rivolge anche ai capitoli precedenti (necessari per chi non vi ha mai giocato), Connor sarà l’Assassino in carica che avrà l’obiettivo di contrastare la potente Abstergo.
Caratterizzato da una colonna sonora ricca e varia, Assassin’s Creed si contraddistingue per un buon motore grafico che sintetizza al meglio le condizioni atmosferiche, così come l’alternarsi del giorno e della notte, oltre naturalmente alla caratterizzazione dei personaggi. Una ricchezza che include anche i combattimenti, forse un po’ troppo ripetitivi nei capitoli precedenti, ma qui potenziati grazie a innumerevoli possibilità e "aree di combattimento", come l’acqua e le navi. Tutto ciò rende la modalità single player molto interessante, che incrementa ulteriormente il livello di giocabilità e divertimento, mentre la modalità multiplayer risulta più o meno invariata rispetto ai capitoli precedenti.
Le missioni secondarie
Preceduto da una impressionante campagna di marketing, Assassin’s Creed 3 ha già venduto 7 milioni di copie in tutto il mondo, acquisendo il record del videogioco più rapidamente venduto nella storia di Ubisoft.
Con uno scenario storico molto ben sviluppato e un’architettura narrativa ben congegnata, la principale (e piacevolissima) novità di Assassin’s Creed consiste nelle missioni secondarie: oltre alle missioni di reclutamento degli assassini, si potrà esplorare l’America del XVIII secolo grazie a diverse possibilità, come quella di esplorare la selvaggia frontiera e imbattersi in leggende metropolitane e nei grandi miti americani, come possono essere il Bigfoot, gli alieni e il cavaliere senza testa. Senza contare le piacevolissime missioni navali, in cui le battaglie e il sistema di navigazione sono realizzati al meglio, a cui si aggiunge anche uno straordinario realismo delle condizioni atmosferiche.
In conclusione, dunque, Assassin’s Creed 3 si presenta come il miglior capitolo della saga e, a parte alcuni difetti, merita sicuramente di essere considerato qualora si voglia regalare a Natale un bel videogioco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA