Oro, la rottura di 1.233 dollari favorisce nuovi long

Seduta sull’onda dei forti acquisti sull’oro, che si riporta su valori che non si vedevano dallo scorso luglio. A contribuire al rialzo del prezioso per eccellenza è il clima di risk off dovuto alle tensioni tra Italia e Unione Europea relativamente alla manovra economica del Governo Conte e, Oltreoceano, il ritrovato nervosismo tra Usa e Cina.

Il Presidente americano Donald Trump, a causa dell’aumento degli armamenti nucleari di Pechino, ha infatti rotto lo storico patto INF, siglato nel 1987 da Reagan e Gorbačëv.

Oro, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Tutti questi fattori contribuiscono all’apprezzamento del metallo giallo, che graficamente ha effettuato il breakout di 1.233,33 dollari, zona che qualificava il top della congestione iniziata lo scorso 15 ottobre.

A livello tecnico c’è da considerare anche la rottura della linea di tendenza che collega i massimi del 18 aprile a quelli del 14 giugno 2018, che metteva in ginocchio le quotazioni da ormai sei mesi.

Gli acquisti partiti nella seconda metà dell’agosto 2018 sembrano quindi voler continuare, e potrebbero di conseguenza portare l’oro verso l’area resistenziale posta a 1.250 dollari.

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Strategie operative su Oro

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

Visto quanto emerso dall’analisi si potrebbero valutare strategie di matrice rialzista ad un ritorno da parte dei corsi a 1.233 dollari. Lo stop loss andrebbe posto a 1.217 dollari, l’obiettivo principale a 1.250 dollari mentre l’obiettivo finale a 1.252 dollari.