Amnistia e indulto: favorevoli o contrari? Scoppia la polemica tra Renzi e i ministri

Marta Panicucci

14 Ottobre 2013 - 11:46

Amnistia e indulto: favorevoli o contrari? Scoppia la polemica tra Renzi e i ministri

Continua a tenere banco in Italia il dibattito sui temi caldi della giustizia e della legalità. Amnistia e indulto sono due parole tornate sulla bocca di politici e italiani in seguito ai recenti fatti che hanno coinvolto Silvio Berlusconi e la presa di coscienza sulla situazione delle carceri in Italia.

"Imperativo giuridico e morale cambiare la situazione. Un dramma che va affrontato in tempi stretti" così il Presidente della Repubblica Napolitano ha riaperto il dibattito sulla drammatica condizione in cui versano le carceri italiane e di conseguenza il tenore di vita dei detenuti.

Ma il discorso del Presidente della Repubblica è suonato nelle orecchie dei più come una vera e propria richiesta, rivolta al parlamento, di concedere un’amnistia e un indulto di cui il Capo dello Stato elenca gli effetti positivi:

l’indulto avrebbe l’immediato effetto di ridurre considerevolmente la popolazione carceraria. In seconda battuta, l’amnistia consentirebbe di definire immediatamente numerosi procedimenti per fatti ’bagatellari’ (destinati di frequente alla prescrizione se non in primo grado, nei gradi successivi del giudizio), permettendo ai giudici di dedicarsi ai procedimenti per reati più gravi e con detenuti in carcerazione preventiva.

Questa presa di posizione del Presidente della Repubblica ha provocato il dissenso di coloro che hanno pensato all’amnistia come una scappatoia per Silvio Berlusconi. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi si è detto contrario alla proposta ricordando che il Parlamento deve ascoltare i consigli del Capo dello Stato, ma è anche libero di dissentire. Le dichiarazioni di Renzi hanno subito scatenato la reazione dei Ministri del governo Letta.

Il NO di Renzi

Dopo le dichiarazioni di Renzi pronunciati alla fiera del levante a Bari, scoppia il caso politico intorno al tema dell’amnistia e dell’indulto. Renzi dichiara che: "non sarebbe serio, educativo, responsabile sette anni dopo un indulto come quello del 2006 farne un altro". Di seguito il video del suo intervento a Bari:

La polemica

Dopo le dichiarazioni di Renzi i ministri del governo Letta non hanno tardato a rispondere a tono al sindaco di Firenze, difendendo il Capo della Stato e la sua posizione circa amnistia e indulto. La prima a farsi sentire è il ministro degli Esteri Emma Bonino: se Matteo Renzi "è il nuovo che avanza, fatemi il favore di ridarmi l’antico. Legga bene il messaggio di Napolitano, prima di rottamarlo", ha dichiarato al comitato nazionale dei radicali italiani.

Il presidente del consiglio Enrico Letta invece, ha cercato di dissipare ogni dubbio sul fatto che la proposta di Napolitano andasse incontro alle esigenze di Berlusconi: "Non sono d’accordo con le sue parole, perché il messaggio di Napolitano chiarisce che non ci sono ambiguità, e chi ha voluto leggerle ha sbagliato e ha avuto anche scarsa fiducia nel migliore presidente della Repubblica che potremmo avere", ha detto Enrico Letta, a Venezia per La Repubblica delle idee.

A fare eco al presidente del consiglio, sempre a Venezia, parla anche il ministro per lo sviluppo Zanonato: "ll ragionamento di Renzi è: cosa mi conviene politicamente? Essere contro, e quindi lo dico. Dice le stesse cose di Grillo. Tolto Berlusconi, abbiamo una situazione carceraria disastrosa. Le carceri devono essere in grado di riabilitare le persone, non di creare dei delinquenti incalliti" ha concluso.

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