Amnistia e indulto 2016: novità sui disegni di legge in Senato

Angelica Basile

24/03/2016

05/04/2016 - 11:17

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Amnistia e indulto 2016: in questi giorni al Senato la discussione sui ddl volti a risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.

Amnistia e indulto 2016: novità sui disegni di legge in Senato

Amnistia e indulto 2016: quali sono le novità sui ddl discussi in Senato ieri e l’altroieri?

Il 22 ed il 23 marzo in Senato si è parlato ancora di amnistia e indulto, in riferimento ai quattro ddl che dovrebbero confluire in un unico testo di legge volto a risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. I ddl in questione sono i numeri 20, 21, 1081 e 1115. E l’ipotesi di testo di legge, voluto da Luigi Manconi (PD), avrà come relatori i senatori Ciro Falanga (Forza Italia) e Nadia Ginetti (Partito Democratico).

I ddl sono stati presentati nell’aprile 2015 e poi assegnati alla Seconda Commissione Permanente di Giustizia. A palazzo Madama sono stati discussi in questi giorni visto che il tema è tornato ad essere nell’agenda del governo dopo le continue proteste dei detenuti e dei familiari sulle condizioni in cui versano le carceri italiane.

Amnistia e indulto sono due misure di clemenza, da molti ritenute necessarie per far fronte alla crisi carceraria del nostro Paese e sembra che i ddl stiano ricevendo consensi da più parti. Ma non mancano le critiche di chi pensa che concedere sconti a chi ha commesso reati sia assolutamente sbagliato e diseducativo.

Il governatore del Veneto Luca Zaia, ad esempio, ha espresso forti dubbi circa l’applicazione di misure di clemenza verso i detenuti. In alternativa, la proposta del leghista, è stata quella di creare più strutture carcerarie, per lo smistamento dei detenuti.

Amnistia e indulto 2016: cosa dice il ddl Monconi

Che l’amnistia e l’indulto siano due strumenti per contrastare il sovraffollamento carcerario è chiaro. Ma secondo Monconi il ddl da lui proposto andrebbe anche ad avere un effetto importante sul contenzioso giudiziario. Inoltre, le misure previste dal disegno di legge devono essere affiancate da modifiche al sistema penale sostanziale e processuale ed anche all’ordinamento penitenziario.
Si legge sul ddl Monconi:

“È concessa amnistia per tutti i reati commessi entro il 14 marzo 2013 per i quali è stabilita una pena detentiva non superiore nel massimo a quattro anni, ovvero una pena pecuniaria, sola o congiunta alla suddetta pena detentiva. Non si applicano le esclusioni di cui all’ultimo comma dell’articolo 151 del codice penale”.

Amnistia e indulto: cos’è la giustizia telematica

In Senato si è parlato anche di giustizia telematica, ovvero della possibilità di gestire atti giudiziari ed, in generale, documenti e pratiche che riguardano la giustizia online. In particolare, sul sito del Ministero della Giustizia, si possono consultare già ora questi temi:

  • Deposito atti giudiziari
  • Consultazioni
  • Comunicazioni e notificazioni telematiche
  • Pagamenti telematici
  • Risoluzione dei problemi

Ma si dovrà ancora attendere per tutte le applicazione ed i servizi correlati più avanzati. Proprio di questo si è discusso in Senato nelle sedute del 22 e del 23 marzo.

Amnistia e indulto: il taglio delle Corti d’appello

In occasione delle sedute per la discussione dei ddl sull’amnistia e l’indulto si è affrontato anche il tema del taglio delle Corti d’appello. Ad oggi gli organismi sparsi sul territorio italiano sono 26 (29 se si considerano anche le sedi distaccate di Sassari, Taranto e Bolzano).

Con la riforma sulla giustizia del 2012 i tagli sono stati pesantissimi: 30 tribunali in meno e accorpamento di un grande numero di uffici di giudici di pace. La redistribuzione dei distretti ha provocato la nascita di una situazione paradossale: considerando che, sui 29 che sono in totale, i 10 distretti con più abitanti (Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Venezia, Firenze, Brescia, Bari e Palermo) hanno l’onere di amministrare circa il 70% della popolazione italiana ed i restanti 19 solo il 30%, con una media di due milioni ciascuno.

Basta pensare al solo distretto della Capitale per capire come questi accorpamenti abbiano effetti deleteri sull’amministrazione giudiziaria e sui tempi (già molto lunghi) delle pratiche di giustizia. Anche per questo il tema della giustizia telematica è così importante in questi giorni.

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