Allarme pensioni: preoccupa il debito Inps

Daniele Sforza

01/03/2013

Allarme pensioni: preoccupa il debito Inps

L’Inps ha un buco, messo bene in mostra dal bilancio di previsione per il 2013, approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza, ma bocciato dalla Uil: 10,721 miliardi di euro di disavanzo finanziario di competenza, ovvero 2,762 miliardi in più rispetto al disavanzo relativo alle previsioni 2012. Un buco creato sostanzialmente dal debito dell’ex Inpdap, ora accorpato con l’Istituto nazionale di previdenza sociale.
Più nel dettaglio, rispetto alle previsioni 2012, si registra un ulteriore incremento di 1.916 milioni nelle entrate contributive e di 303.077 milioni nelle prestazioni. A ciò si aggiunge anche un aumento di spesa per le pensioni di oltre 4.500 milioni di euro. Per ciò che concerne il patrimonio netto dell’Inps alla fine dell’anno in corso, questo sarà pari a 15.416 milioni di euro.

La Uil chiede maggiore tutela per i pensionati

La Uil ha bocciato il documento al fine di tutelare gli iscritti, i pensionati e i lavoratori dell’Inps. Sul banco degli imputati l’accorpamento con l’Inpdap e l’assenza di soluzioni efficaci per ripianare il debito. A ciò si aggiungono quelle misure di contenimento della spesa "a danno dei pensionati".

Secondo i delegati Uil Rocco Carannante e Luigi Scardaone, "con l’incorporazione dell’Inpdap in due anni si sono persi 26 miliardi di euro", e non bisognerebbe confondere i patrimoni dell’Inps con quelli dell’Inpdap, il cui debito tenderà costantemente a un esponenziale aumento per via dell’incremento dei pensionati.

"Lo Stato continua a far cassa sulle pensioni anziché sulla fiscalità generale", si alza il coro di protesta della Uil. "A questo proposito, siamo di fronte a un’espropriazione di fatto assolutamente incostituzionale. L’Inps dovrebbe reagire a tutela dei pensionati, impugnando i provvedimenti legislativi per un’evidente incostituzionalità, ma ciò non accade".

Occorre un maggiore controllo sulla spesa

L’allarme è stato sottolineato anche dal Civ, che esorta l’Istituto a monitorare ulteriormente tutti i Fondi o Gestioni amministrati dallo stesso con disavanzi economici che pesano in negativo sul saldo generale del bilancio. A tal proposito dovranno verificarsi presto degli ulteriori monitoraggi per controllare lo stato di salute dell’istituto e la sostenibilità del sistema nel suo complesso.

Detto ciò, il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua, reo di aver sostenuto recentemente la sicurezza e del sistema, è sulla graticola. Di adeguate soluzioni al debito sempre più crescente, per il momento, non sembrano esserci notizia.

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