Nasce l’asse Roma-Berlino-Parigi per gestire l’immigrazione e i confini degli Stati d’Europa, alla base di una riunione imminente. Ecco i contenuti del documento stilato dai tre Paesi e la situazione in diversi Stati UE.
Per Italia, Germania e Francia è imminente la riunione sull’immigrazione e sulla gestione comune dei confini in UE. Nelle ultime settimane di crisi immigrazione si sono imposte delle modifiche radicali nella gestione dei flussi di migranti irregolari e rifugiati. Nel frattempo, i diversi Stati dell’Unione affrontano l’emergenza con modalità differenti e spesso oggetto di polemiche.
Asse Roma-Berlino-Parigi per la gestione dell’immigrazione e dei confini in UE
Italia, Francia e Germania, a fronte della crisi immigrazione che nelle ultime settimane si è fatta più drammatica, hanno stilato un documento di cinque pagine da discutere venerdì 4 e sabato 5 nel Lussemburgo.
Il titolo è “Una politica migratoria esterna comune.”
Saranno i ministri degli Esteri dei tre Paesi a discutere il tema Gentiloni, Steinmeier e Fabius per questa riunione informale del Consiglio UE.
Il documento in gergo diplomatico si definisce un non-paper cioè un foglio di discussione su cui basare un incontro e che non ha contenuti vincolanti.
In esso si legge:
“L’attuale crisi dei rifugiati mette l’Unione europea e tutti gli Stati membri di fronte a un test storico.”
Nello scritto si legge una critica alle condizioni umanitarie in cui versano i rifugiati negli ultimi tempi e si esprime l’idea che l’Europa debba
“proteggere in modo umano i rifugiati che hanno diritto di protezione a prescindere dal Paese UE in cui arrivano.”
Per fare questo però occorrono precise
“procedure, istituzioni e standard condivisi armonizzati in Europa.”
Immigrazione: migranti irregolari e rifugiati
Vista l’eccezionale condizione attuale di afflusso migratorio accentuato il sistema di asilo europeo emerge con tutti i suoi limiti strutturali.
Nel foglio si fa riferimento quindi alla necessità di distinguere fra tutti gli immigrati, i rifugiati aventi diritto e i migranti irregolari. Solo in questo modo sarà possibile eseguire un’efficiente politica dei rimpatri: l’obiettivo è quello di facilitare l’assegnazione dello status di rifugiato a chi ne ha davvero diritto.
Roma, Berlino e Parigi propongono una serie di misure che tengono conto degli avvenimenti dei Paesi e delle regioni da cui partono le maggiori ondate migratorie:
- Siria;
- Iraq;
- Afghanistan;
- Libia;
- Sahel;
- Balcani occidentali.
Provvedimenti attuali per l’immigrazione in Italia, Germania ed Europa
L’Italia attualmente sta intensificando i controlli dei confini. Berlino ha espresso al governo italiano la richiesta di aumentare il monitoraggio del valico del Brennero nel rispetto del trattato di Schengen allo scopo di permettere alla Baviera di riorganizzarsi per fronteggiare l’emergenza. La Germania si sta preparando persino a fare delle modifiche a livello costituzionale. Entro poche settimane promette di rendere l’accoglienza dei migranti più rapida e meglio gestibile.
La polizia ceca invece ha deciso di "marchiare" i profughi suscitando numerose polemiche.
A Budapest numerosi rifugiati siriani, iracheni e afghani sono accampati nei pressi della stazione centrale e protestano perché è stato loro proibito di salire sui treni diretti in Austria e Germania.
Critiche UE all’Italia in tema immigrazione
In tutto questo clima di cambiamenti l’Italia è stata oggetto di critiche da parte della Corte di Giustizia UE per “permessi di soggiorno troppo cari.”
Il costo compreso fra gli 80 e i 200 euro è contrario al principio di accoglienza sotteso alla direttiva europea sullo status dei cittadini extraeuropei che affrontano un lungo soggiorno in UE.
© RIPRODUZIONE RISERVATA