Ancora nessun accordo definitivo tra Alitalia, Etihad e i sindacati. L’ennesimo vertice sul futuro dei lavoratori in esubero si è concluso con un niente di fatto
Se pensavate che questa volta fosse finita davvero, vi sbagliavate di grosso. Il matrimonio tra Alitalia ed Etihad è ancora appeso al Sì dei sindacati. Ieri si sarebbe dovuta concludere la trattativa tra governo, azienda e sindacati per la tutela dei lavoratori in esubero, ma invece, il vertice si è concluso ancora una volta con un niente di fatto.
Il Ministro Lupi e l’Ad di Alitalia Del Torchio sono fiduciosi sull’esito positivo della trattativa, ma intanto il sindacato chiede maggior chiarezza sul piano che il Ministro Poletti ha in mente per i lavoratori di Alitalia in esubero.
Esuberi
Hanno trattato fino alle 4 di notte, ma - riferiscono fonti sindacali - "non è stata raggiunta un’intesa, ci sono ancora nodi da sciogliere". In particolare, "deve essere approfondita la proposta Poletti sulla ricollocazione".
Intanto è sceso il numero degli esuberi, passati dai 2.251 iniziali ai 980 annunciati dal Ministro Lupi. Alitalia ed Etihad infatti, hanno già annunciato la disponibilità a contratti di solidarietà per 250 assistenti di volo; altri 1.020 saranno ricollocati in altre aziende.
Il nodo ancora da sciogliere riguarda i 980 lavoratori che andranno in mobilità. Per loro il Ministro Poletti ha avanzato la possibilità di sperimentare per la prima volta il contratto di ricollocamento previsto dalla legge di Stabilità con uno stanziamento già definito di 15 milioni. Nel dettaglio la loro busta paga sarà ridotta all’80% per 4 anni e saranno accompagnati verso un altro impiego.
Ma i sindacati, al termine dell’incontro con governo e Alitalia, hanno fatto sapere che intendono fare maggior chiarezza sul futuro dei 980 lavoratori prima di dare il loro via libera all’accordo con Etihad.
Il governo continua a trattare per incassare il prima possibile l’ok definitivo dei sindacati dal quale dipende il matrimonio con la compagnia araba. La prossima settimana il numero uno di Etihad sarà in Italia per conoscere la risposta definitiva alla loro proposta e, in caso di esito positivo, firmare l’accordo. Il tempo stringe.
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