Addio benzina con il piombo. Perché nel 2021 finisce un’era

Redazione Motori

2 Settembre 2021 - 17:00

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Per la prima volta dal 1923 il mondo dice addio alla benzina con il piombo. La svolta green fortemente voluta dall’ONU salverà 1,2 milioni di vite nel mondo.

L’Algeria è l’ultimo paese al mondo ad interrompere l’uso della benzina al piombo. Si tratta di un risultato storico ottenuto dalla partnership globale guidata dall’UNEP.

Dal lontano 1922 si è fatto ricorso all’uso del piombo tetraetile come additivo della benzina per migliorare le prestazioni dei motori. Il risultato è stato una catastrofe per l’ambiente e la salute pubblica. Basti pensare che, negli anni ’70, quasi tutta la benzina prodotta nel mondo conteneva piombo.

Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) lavora dal lontano 2002 all’eliminazione della benzina con il piombo.

Addio al piombo nella benzina per salvare il pianeta

Il piombo contenuto nei carburanti ha contaminato l’aria, il suolo, l’acqua potabile e le colture alimentari con effetti disastrosi. È ormai comprovato che la benzina al piombo causa malattie cardiache, ictus e cancro. Colpisce anche lo sviluppo del cervello umano, danneggiando soprattutto i bambini, con studi che suggeriscono una riduzione del QI di 5-10 punti.

Secondo l’ONU la messa al bando della benzina al piombo dovrebbe prevenire più di 1,2 milioni di morti premature all’anno, aumentare il QI tra i bambini e portare a risparmi sulle spese mediche per 2,45 trilioni di dollari.

Consapevoli dei pericoli della benzina con il piombo, già negli anni ’80 la maggior parte dei Paesi ad alto reddito ne aveva vietato l’uso. Dal 2002, quasi tutti i Paesi a basso e medio reddito, compresi alcuni membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), usavano ancora la benzina con piombo.

Le resistenze di industriali e governi trovano inoltre riscontro nei dubbi della popolazione su presunti danni ai motori derivati dalla conversione alla benzina senza piombo.

Come siamo arrivati a dire addio al piombo

L’impegno dell’ONU per rompere le ultime resistenze ha portato alla costituzione della Partnership for Clean Fuels and Vehicles (PCFV). Si tratta di un partenariato pubblico-privato per sensibilizzare i governi e i produttori locali di piombo sull’importanza della sostenibilità. A preoccupare è soprattutto la rapida crescita del parco veicoli globale che aggrava la crisi climatica globale. Accade infatti che i veicoli usati e inquinanti provenienti dai paesi ricchi si spostino verso le aree meno sviluppate del mondo. L’addio alla benzina al piombo, sottolinea l’agenzia, apre uno spiraglio in vista della "Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu" in programma il prossimo 7 settembre.

Sebbene scomparso dalla benzina, il piombo continua ad essere largamente utilizzato nella produzione di vernici, batterie e articoli domestici con gravi ricadute sulla vita di miliardi di persone nel mondo.

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