Addio a stage e tirocini gratuiti. Ecco tutte le linee guida per il 2013

Vittoria Patanè

08/01/2013

Addio a stage e tirocini gratuiti. Ecco tutte le linee guida per il 2013

Stop ai tirocini gratuiti e a lungo termine. Il Ministero del Welfare ha definito le nuove “linee guida in materia di tirocini”, ponendo le basi per le modifiche previste dalla riforma Fornero.
Il provvedimento sarà in agenda nella Conferenza Stato-Regioni del prossimo 24 gennaio, giorno in cui dovrebbe ricevere l’approvazione finale dopo il lungo confronto tra Governo ed enti territoriali.
Le nuove linee guida modificano le precedenti direttive in materia di pagamenti e durata degli stage, stabilendo delle regole a cui le varie imprese dovranno uniformarsi ed in base alle quali le Regioni, cui spetta la competenza esclusiva in materia di formazione professionale (secondo la Corte Costituzionale), dovranno scrivere le proprie normative.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.

Gli stage dovranno essere retribuiti

Secondo uno studio dell’ISFOL e della “Repubblica degli stagisti”, uno stage su due in Italia è senza un rimborso spese e il 52,4% degli stagisti non ha ricevuto nessun compenso per l’attivitá svolta. Da oggi questo non sarà piú possibile.
La legge Fornero stabilisce che per ogni stage attivato dovrá essere prevista una “congrua indennità, anche in forma forfettaria, in relazione alla prestazione svolta”, non inferiore a 400 euro (lordi).
Se questa non verrà corrisposta, scatteranno le sanzioni previste dalla legge 92, con multe variabili da 1000 a 6000 euro.
Viene eliminato inoltre il limite massimo di rimborso mensile precedentemente imposto allo scopo di non danneggiare coloro che svolgono tirocini con indennità superiori.

Durata degli stage

I tirocini formativi e di orientamento dovranno avere una durata massima di sei mesi ed avere inizio non più di 12 mesi dopo il conseguimento del titolo di studio.
Quelli di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro (per disoccupati o cassaintegrati) potranno prolungarsi per un anno, così come gli stage in favore dei soggetti svantaggiati. I disabili avranno invece diritto ad uno stage di 24 mesi, proroghe comprese.

Le linee guida inoltre, sottolinea la bozza, non si applicano

  • ai tirocini curriculari promossi dalle università o dalle scuole;
  • ai periodi di pratica professionale (compresi i tirocini previsti per l’accesso alle professioni ordinistiche);
  • ai tirocini transnazionali (quelli cioè realizzati nell’ambito di specifici programmi europei).

Tutti gli altri dovranno sottostare alla nuova normativa.

Soggetti ospitanti

Potranno ospitare tirocinanti soggetti pubblici e privati che dimostreranno di essere in regola con le norme sulla sicurezza sul lavoro e che non avranno effettuato licenziamenti (fatta eccezione per quelli per giusta causa). Gli enti non dovranno inoltre avere procedure di cassa integrazione per attività equivalenti a quelle del tirocinio.
Ogni ente non potrà riutilizzare più di una volta il medesimo stagista e questi dovrà svolgere solo le mansioni previste dagli obiettivi formativi dello stesso stage.
Il numero di tirocinanti per ogni ente varia in base alla dimensione del soggetto ospitante.
Le imprese con 1-5 dipendenti a tempo indeterminato potranno ospitare un solo tirocinante; tra 6 e 19 il numero di tirocinanti sale a 2, mentre le aziende piú grandi potranno attivare stage ”in misura non superiore al 10%” dei dipendenti.

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