Se si procede all’invio del 730 precompilato 2025 in autonomia, prima della trasmissione è meglio controllare questi campi che potrebbero presentare errori.
Nonostante con il 730 precompilato si facciano ogni anno passi avanti, ancora nel 2025 sono presenti errori nei dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate. Anche quest’anno la stagione dichiarativa si è aperta con problemi di accesso alla piattaforma predisposta per il modello 730 e modello Redditi. Ormai da settimane i problemi sono stati risolti, ma i contribuenti ora devono tenere conto di altre difficoltà che si potrebbero incontrare nella predisposizione della dichiarazione dei redditi: non tutti i dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate sono corretti e bisogna fare molta attenzione.
Quali sono i campi a cui si deve prestare particolare attenzione prima di trasmettere il 730 precompilato 2025 all’Agenzia delle Entrate?
Attenzione a questi errori dell’Agenzia delle Entrate
Nonostante, quindi, il problema di accesso alla piattaforma del 730 sia ormai stato risolto, questo non significa che ora la dichiarazione proceda liscia. Molti utenti, infatti, hanno trovato anomalie ed errori nel quadro più importante del 730 precompilato, quello relativo agli oneri e spese sui quali è possibile fruire di una detrazione. E sono migliaia i cittadini costretti a integrare o correggere i dati relativi alle spese mediche prima di procedere all’invio della dichiarazione.
Anche se è normale che alcune informazioni e alcuni dati non siano stati inseriti, le lacune a volte emergono proprio su una delle detrazioni maggiormente sfruttate, quella che riguarda i costi sostenuti per spese mediche e sanitarie.
In molti casi i cittadini non trovano le spese effettuate nella dichiarazione precompilata e, quindi, sono costretti a integrarle manualmente. In questo caso non è certo che la responsabilità dell’assenza dei dati sia imputabile all’Agenzia delle Entrate, visto che quest’ultima si limita a elaborare dati forniti da soggetti terzi come farmacie, medici, professionisti del settore sanitario ecc…
Si tratta, in ogni caso, di una mancanza grave perché in assenza di una integrazione il cittadino rischia di perdere un’agevolazione fiscale che gli spetta di diritto e fidandosi della dichiarazione predisposta dal Fisco ha una vera e propria perdita economica.
Il consiglio, in questo caso, è di controllare attentamente tutti i dati utilizzati per gli oneri sanitari e confrontarli con i documenti di spesa di cui si è in possesso per verificare che ogni voce di spesa sia stata inserita correttamente. Si ricorda, a tal proposito, che le spese sostenute per i familiari a carico si trovano in una sezione apposita della bacheca del modello 730 che illustra i dati utilizzati.
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Attenzione al quadro C della dichiarazione
Non è raro che contribuenti con redditi molto bassi si trovino con un 730 precompilato che prevede il pagamento di imposte salate. In alcuni casi il problema che si presenta è che l’Agenzia delle Entrate non ha inserito il numero dei giorni di lavoro o di pensione.
Senza questo dato non viene calcolata la detrazione da lavoro dipendente o sui redditi da pensione e il contribuente si trova a dover versare l’imposta piena se non interviene sul giusto campo della dichiarazione dei redditi.
Da controllare sempre, quindi, il quadro C al Rigo C5 in cui deve essere inserito il periodo in cui si è svolta attività lavorativa (colonna 1) o si è percepita la pensione (colonna 2).
Per sapere il giusto numero di giorni da inserire bisogna consultare la Cu 2025 rilasciata dal sostituto d’imposta al punto 6 per il lavoro dipendente e al punto 7 per la pensione.
In presenza di più CU i giorni trovati in ognuna vanno sommati, se la somma restituisce un numero maggiore di 365, però, si deve inserire “365”.
Una volta inserito questo dato nel modello vengono conteggiate nel giusto modo anche le detrazioni spettanti che vanno ad abbattere l’imposta.
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