28 settembre: aumento dell’Iva inevitabile. Governo a rischio e Piazza affari maglia nera

Marta Panicucci

28 Settembre 2013 - 08:51

28 settembre: aumento dell’Iva inevitabile. Governo a rischio e Piazza affari maglia nera

Salta il decreto che avrebbe dovuto bloccare l’aumento di un punto percentuale di Iva. Il consiglio dei ministri di ieri non ha approvato il decreto: dal primo ottobre l’Iva passerà dal 21 al 22%.

La situazione nel parlamento italiano si complica: le dimissioni in massa del Pdl bloccano l’azione parlamentare e il premier Letta non sembra più disposto ad andare avanti. Il presidente del consiglio chiederà la fiducia su un suo discorso programmatico.

Le tensioni politiche pesano sul paese e su Piazza affari che continua una serie di sedute negative, confermandosi maglia nera d’Europa.

Iva dal 21 al 22%

Niente decreto "blocca Iva". L’aliquota, a meno che non si trovi una soluzione in extremis, passerà dal 21 al 22% a partire dal prossimo martedì.

Salta lo stop all’aumento dell’Iva. Clima teso in Consiglio dei ministri dove si è svolto il primo chiarimento nella maggioranza dopo la firma delle lettere di dimissioni da parte dei deputati del Pdl, da consegnare il 4 ottobre, subito dopo la decisione della Giunta sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore a seguito della condanna al processo Mediaset.

Il premier Letta intanto decide di chiedere la fiducia al Parlamento:

«Dinanzi a noi - ha detto il presidente del Consiglio - c’è la necessità di un confronto il più duro e netto possibile. Non sono disponibile ad andare oltre senza questo passaggio di chiarezza. Un’efficace azione di governo è evidentemente incompatibile con le dimissioni in blocco dei membri di un gruppo parlamentare che dovrebbe sostenere quello stesso esecutivo. O si rilancia, e si pongono al primo posto il Paese e gli interessi dei cittadini, o si chiude questa esperienza». Il Consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia da porre sul discorso che il premier Enrico Letta farà alle Camere. «Il presidente Letta chiederà la fiducia alle Camere su un discorso programmatico», ha detto il ministro Graziano Delrio al termine del Consiglio dei ministri

Il presidente della Repubblica chiamato a ricordare Luigi Spaventa si commuove all’università Bocconi di Milano.

Ecco il video proposto da Repubblica:

Piazza affari in negativo

Nuova chiusura in calo per Piazza Affari, al termine di una giornata che si era già aperta in negativo. L’indice Ftse Mib ha fatto segnare nel finale un -1,27% a quota 17.646 punti. È di nuovo la peggiore prestazione tra le Borse del Vecchio Continente

Torna a salire anche lo spread che tocca quota 260 punti superando il differenziale di Spagna e Germania.

Bernabè pronto a lasciare Telecom

In seguito ai cambiamenti avvenuti nell’azionariato di Telco il presidente di Telecom sta seriamente pensando di rassegnare le sue dimissioni. Bernabè potrebbe annunciare le sue dimissioni già nel consiglio di amministrazione del 3 ottobre. E già si pensa al possibile sostituto:

Mercoledì in audizione al Senato, Bernabè aveva già espresso le sue perplessità sull’operazione, indicando nella ricapitalizzazione la strada da seguire per rilanciare Telecom. E in attesa del passo indietro di Bernabè, si ragiona già sul suo possibile successore. In tal senso, il nome più accreditato nel borsino delle indiscrezioni è quello di Massimo Sarmi, attuale amministratore delegato di Poste Italiane. Coincidenza vuole che la società che cura le relazioni esterne di Telefonica in Italia sia da anni consulente anche di Poste Italiane.

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